Il piano dell’Inter lo abbiamo svelato a febbraio, ma adesso rischia di andare a monte completamente. Ecco tutti i dettagli
Sono mesi che l’Inter ha deciso di cederlo, di disfarsene nell’imminente sessione estiva di calciomercato. Ma ci sono almeno tre ostacoli che rendono complicata la sua uscita da Appiano Gentile. Marotta e soprattutto Ausilio sono al lavoro per raggiungere l’obiettivo.
Ha trovato conferme totali la notizia di Interlive.it dello scorso 20 febbraio, ovvero che il club ora di Oaktree intende liberarsi di Marko Arnautovic dopo una stagione deludente se non fallimentare a causa anche di quei problemi fisici che hanno contraddistinto la sua carriera.
“Nei piani dell’Inter c’è la cessione dell’austriaco – scrivemmo poco meno di quattro mesi fa – anche se non sarà un obiettivo semplice visto quanto è costato (circa 8 milioni più bonus) e che il 19 aprile compirà 35 anni. Il suo contratto scade però a giugno 2025, dunque ci sono i margini” per una partenza “appena un anno dopo il suo ritorno”.
L’Inter e l’agente, ovvero il fratello devono trovare una sistemazione gradita ad Arnautovic, al quale sarebbe già stata comunicata la decisione del club di viale della Liberazione, anche se il calciatore ha smentito con forza tale indiscrezione asserendo di voler restare a Milano.
“Nessuno ha parlato con me o con il mio manager – le sue dichiarazioni stizzite a ‘Die Presse’ – Ho un contratto con l’Inter, sono molto contento e resterò all’Inter“. Che spera in una ricca ‘chiamata’ dall’Arabia Saudita, forse l’unica meta che può far davvero vacillare il classe ’89, che ha segnato 7 gol nella stagione che si è appena conclusa. In casa nerazzurra sperano anche in un buon Europeo, che almeno in teoria potrebbe incrementare il numero – per ora irrisorio – di pretendenti.
La situazione di Arnautovic blocca il mercato in entrata dell’Inter, perlomeno quello riguardante il reparto avanzato. La priorità rimane Gudmundsson, ma senza l’addio dell’austriaco sarà pressoché impossibile aggiungere un’ulteriore punta. La quarta nei piani, dopo l’ingaggio a zero di Taremi, con la quinta che dovrebbe essere un calciatore molto low cost cresciuto nel vivaio interista. Se non proprio uno dei giovani attaccanti già di proprietà.
L’operazione Gudmundsson, peraltro, è complessa già di par suo. Il Genoa lo valuta 35/40 milioni e non sembra particolamente allettato dal possibile coinvolgimento di una-due contropartite. Poi c’è concorrenza, dalla Juventus al Napoli passando per le squadre di Premier. Infine ci sono gravi problematiche extracampo che coinvolgono l’islandese e che possono frenare i potenziali acquirenti del suo cartellino, Inter compresa.
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