Simone Inzaghi difficilmente tocca il suo modulo di partenza, ma con l’acquisto giusto le cose potrebbero cambiare
Perché modificare un modulo che Inzaghi è riuscito a perfezionare negli anni e a rendere sempre più fluido e contemporaneo? L’allenatore piacentino, noto per la sua ortodossia tattica, sa però che essere troppo settari e schematici è controproducente. Fondamentalmente, anche la strategia vincente rivela alcuni limiti. Nel caso del 3-5-2 di Inzaghi, i fattori di rischio sono almeno quattro. Il primo è l’eccessiva dipendenza dagli esterni e dalle mezzali…
Quando mancano certi giocatori, l’Inter smette di girare come dovrebbe. Ed è per questo che Inzaghi ha chiamato spesso agli straordinari Dimarco e Dumfries sulla fascia e Mkhitaryan e Barella a centrocampo. Il successo del 3-5-2 dipende quindi dalla qualità di certe pedine, che ovviamente non possono reggere un intero campionato offrendo sempre la stessa brillantezza.
Il secondo fattore è collegato al primo. Il modulo di Inzaghi si basa su un approccio (quasi) totale: giocatore dovrebbe saper occupare diverse posizioni durante la partita. Tutto questo può portare a sovraccarichi in alcune zone del campo, lasciando spazi dietro. Molte volte quest’anno abbiamo visto Dumfries in affanno o i giocatori meno esperti (Bisseck, Asllani, Frattesi) non riuscire a interpretare correttamente tutti i ruoli richiesti.
Il terzo problema è la vulnerabilità contro le squadre che giocano in contropiede. Quando Bastoni e Pavard si spingono troppo avanti, l’Inter rimane con il solo Acerbi (o con de Vrij) e al massimo un esterno a difendere. Tanti goal sono arrivati così in questa stagione.
Il quarto fattore è l’inefficacia dell’attacco contro le squadre chiuse. Inzaghi ha provato già a sperimentare qualcosa negli ultimi due anni. Quando si trattava di attaccare e scardinare il muro schierato di difese chiuse con cinque o anche sei uomini, il mister piacentino ha provato a buttare dentro un fantasista da far giocare dietro le punte.
Nuovo modulo per affrontare le squadre chiuse: a Inzaghi serve un nuovo acquisto
Due stagioni fa il compito fu affidato in un paio di occasioni al giovane Valentin Carboni, in quest’ultima stagione abbiamo invece visto più volte Alexis Sanchez giocare alle spalle dei due centravanti, e pure con buoni risultati. Quasi sempre il cileno è riuscito a creare gioco e a dare più aggressività e imprevedibilità alla manovra offensiva.
Il problema è che Sanchez uscirà svincolandosi. Per questo l’Inter dovrebbe trovare un sostituito. Non un trequartista puro, dato che nel modulo standard di Inzaghi non c’è posto per giocatori del genere… Meglio un attaccante molto versatile, in grado di spaziare da centrocampo all’aria avversaria.
L’acquisto ideale per Inzaghi per poter continuare a sperimentare con il modulo 3-4-1-2 è Albert Gudmundsson, obiettivo dichiarato anche se assai complicato del calciomercato interista. Molto dipende dall’uscita di Arnautovic che a oggi appare improbabile.
L’austriaco ha fatto capire di non avere intenzione di muoversi, anche se potrebbe toccargli il ruolo di quinto o sesto attaccante. Prendere Gudmundsson con quinta punta sarebbe uno spreco, economico, tecnico e di gioco. Poterlo inserire come quarta punta, dietro Lautaro, Thuram e Taremi, avrebbe invece molto più senso, Arnautovic permettendo.
Arnautovic rovina i piani di Inzaghi
Senza cedere Arnautovic, l’Inter non avrebbe mai la forza economica di trattare con il Genoa per l’islandese (che ha mercato in Premier e in Italia). Gudmundsson ha fatto capire in tutti i modi di gradire la destinazione nerazzurra, e ha anche spiegato che non avrebbe difficoltà a giocare da mezzala.
Il ragazzo potrebbe dunque essere un jolly utilissimo all’Inter… Un fantasista forte fisicamente, pieno di inventiva e dal piede raffinato perfetto come uomo dietro le due punte, ma anche come centravanti leggero.
A parte le richieste del Genoa vanno poi presi in considerazione i fatti extracalcio. Il ragazzo sta affrontando in patria una situazione assai delicata: lo hanno accusato di stupro, e potrebbe non solo deconcentrarsi ma anche rischiare una pena severa.
Qualora per l’Inter dovesse diventare impossibile continuare a seguire la pista Gudmundsson, Marotta e Ausilio potrebbero mettere nel mirino l’attaccante partenopeo Giacomo Raspadori. Un altro possibile acquisto utile alle fantasie di cambio modulo di Inzaghi. Anche Raspadori, infatti, si potrebbe piazzare sia in attacco che dietro le punte. Qualora al Napoli dovesse arrivare Conte, Raspadori diventerebbe un esubero. De Laurentiis lo valuta quasi 30 milioni. Ma per l’Inter il prezzo è troppo alto.