Arnautovic fuori dai piani dell’Inter del futuro ma il calciatore insiste sulla permanenza, servirà lavoro di mediazione per evitare tensioni mentre Ausilio cerca il sostituto
La volontà di rinnovare il parco attaccanti, almeno quelli etichettati per cognizione di causa come riserve, è una delle motivazioni che hanno spinto la dirigenza dell’Inter a muoversi attivamente sul mercato nelle scorse settimane.
Qualcosa non è piaciuto a Simone Inzaghi nell’arco dell’anno, complice lo scarso apporto in termini meramente numerici di Alexis Sanchez e Marko Arnautovic, nonché l’assenza di un quinto centravanti che potesse offrire un’alternativa in più al ruolo già occupato con grande maestria da Lautaro Martinez e Marcus Thuram.
Premesso che i due del prolifico tandem ripartiranno in coppia anche dalla prossima stagione, l’uscita di scena di Sanchez per scadenza di contratto ha di fatto aperto le porte all’innesto di Medhi Taremi il quale – lasciato il Porto a fine giugno – potrà di fatto fare le veci di Thuram per caratteristiche tecniche, attributi e fisicità. Ciò entra in contrasto con la permanenza di Arnautovic, altro preposto al medesimo scopo. L’austriaco ha inciso poco nonostante il suo passaggio dal Bologna sia stato fortemente voluto perché ritenuto essenziale per l’Inter, ma adesso il suo tempo sarebbe giunto al termine secondo quelli che erano i piani iniziali della dirigenza.
L’Inter spinge per la cessione di Arnautovic, lui fa muro: una sola soluzione
Come anticipato da ‘interlive.it‘ tempo addietro, l’Inter continuerà a fare il possibile per cedere il centravanti trentacinquenne perché non ritenuto più idoneo al progetto. Il fatto che sia scattato da poco il riscatto automatico dal Bologna non è affatto un problema o un ostacolo, né spaventa la scadenza di contratto a giugno 2025. Sarà sufficiente trovare un’altra sistemazione con alcune pretendenti già affacciate in vetrina.
Il vero intoppo nascerebbe dal parere contrastante dello stesso Arnautovic il quale, a suo dire, si sente ancora parte della famiglia nerazzurra e ha “ancora molto da dare” alla causa. Onde evitare di incappare in tensioni interne destabilizzanti, l’offensiva dell’Inter farà ricorso ad un’opera di mediazione, sfruttando soprattutto le pressioni lanciate da Fiorentina e qualche altra meta esotica, fra Turchia ed Arabia Saudita.
Intanto, il direttore sportivo Piero Ausilio tiene ben stretto a sé il portfolio dei principali candidati a prendere il posto di Arnautovic che – stando alle prime valutazioni – dovrebbero essere accomunati dalla giovane età e caratteristiche più consone al gioco rapido e di rifinitura.