Federico Dimarco vale quasi 60 milioni: dalla Premier c’è chi potrebbe mettere sul piatto un’offerta totale di 58 milioni
La qualità paga e si paga, e Federico Dimarco ne ha dimostrata tanta. I numeri dicono che è il difensore più prolifico in Italia: uno da 7 goal e 6 assist in Serie A nella stagione 2023-24. Due anni fa, quando Perisic decise di non rinnovare con i nerazzurri e di trasferirsi a Londra, in tanti pensarono che l’Inter ne avrebbe sofferto. Con tutto il rispetto per il croato, con la sua uscita la squadra ha trovato maggiore equilibrio sulla fascia sinistra.
Partito Perisic, Dimarco doveva fare la riserva di Gosens, ma alla fine il tedesco è rimasto sempre ai margini, incapace di togliere spazio a un laterale così completo e pericoloso come il canterano nerazzurri. La crescita è stata costante. Se ne sono accorti anche fuori dai confini nazionali. E infatti da più di un anno il laterale a tutta fascia milanese continua a essere corteggiato dalla Premier League.
Certa stampa britannica pensa che possa essere arrivato il momento giusto per un assalto. Per Dimarco potrebbero verosimilmente muoversi almeno un paio di club inglesi. Si parla, per esempio, del Newcastle. Ma attenzione anche al Liverpool, squadra che nell’ultima stagione si è scoperta troppo debole sulla corsia mancina.
I Reds potrebbero spingersi a un’offerta da circa 40 milioni, cifra a cui aggiungere il cartellino del greco Tsimikas, valutato sui 18 milioni. In tutto, dunque, Dimarco potrebbe costare 58 milioni. Per l’Inter la plusvalenza sarebbe importante. Ciononostante, a Milano, nessuno vorrebbe dover prendere in considerazione la cessione. Dimarco è un giocatore importante a livello tecnico, tattico e morale. Ha imparato bene i compiti da svolgere per il suo ruolo ed è cresciuto in intensità e personalità.
Dimarco in Premier per 58 milioni
Sulla sinistra l’Inter potrebbe anche sentirsi coperta grazie al buon innesto di Carlos Augusto, ma senza Dimarco Inzaghi perderebbe tanto in termini offensivi. Il brasiliano funziona bene in copertura ma lascia a desiderare nell’apporto in spinta, nonostante i suoi numeri al Monza fossero più da ala offensiva che da terzino.
Il ventottenne Kostas Tsimikas non può essere un sostituto valido. In Grecia si era segnalato come laterale molto rapido e abile nei cross, ma in Premier non ha mai convinto al 100%. Inoltre è mezzo rotto… il 23 dicembre 2023, durante un incontro di campionato contro l’Arsenal, Tsimikas subì infatti la frattura della clavicola a seguito di uno scontro con Bukayo Saka. Di conseguenza è rimasto a lungo lontano dal campo.
L’estate scorsa si era parlato di una possibile offerta dal Manchester United per Dimarco, mentre quest’anno i tabloid sportivi britanni si aspettano che possa farsi avanti il Liverpool. Sullo sfondo, invece, potrebbero muoversi anche gli uomini mercato del Newcastle e dell’Arsenal. Un’offerta complessiva da 58 milioni (contropartita compresa).è allettante, ma l’Inter potrebbe vacillare solo se arrivassero più di 50 milioni cash.
Fascia sinistra: il gioco viene da lì
Toccare la fascia sinistra significherebbe mettere in crisi il calcio di Inzaghi. Proprio da quella parte del campo si sviluppano le soluzioni più creative e veloci dei nerazzurri, grazie all’intesa fra Alessandro Bastoni e Federico Dimarco. L’uno aiuta l’altro, ed entrambi sono cresciuti tanto nelle ultime stagioni.
Bastoni è un braccetto moderno di grande qualità, capace di portarsi il pallone avanti per vie centrali o sulla fascia. Uno che ragiona più da incursore che da centrale, sempre bravo a trovare gli spazi giusti per affondare e colpire. Quando spinge, sa che l’esterno sinistro nerazzurro coprirà le sue avanzate.
Ma Dimarco non solo è diventato più attento in copertura ma si sta dimostrando sempre più continuo nel proporre cross e creare pericoli sulla corsia mancina: ha inventiva e intelligenza tattica. L’unico suo problema è che, di solito, dopo il 70′ si spegne. Ma è normale che sia così per uno che corre tanto e copre tutta la lunghezza del campo. La coppia funziona bene così com’è. Metterci le mani potrebbe essere molto rischioso, anche in considerazione del fatto che l’anno prossimo potrebbe trovare meno spazio Mkhitaryan, il centrocampista con cuii due sono abituati a dialogare