Asllani dice tutto: “Lautaro mi ha bastonato. Ecco cosa ho capito”

Intervenuto dal ritiro della Nazionale albanese, il centrocampista di attuale proprietà dell’Inter è tornato a parlare della sua infanzia oltre che della stagione da poco terminata

È in programma domani sera alle ore 21:00 il fischio d’inizio di Italia-Albania, match valevole per la prima giornata della fase a gironi di Euro 2024, competizione che si disputerà questa volta in Germania. Inutile nasconderlo, questa non sarà mai e poi mai una gara come le altre per Kristjan Asllani, nato in terra albanese ma cresciuto nel nostro territorio da quando aveva ancora due anni.

Asllani dice tutto sulla sua seconda stagione trascorsa a Milano
Kristjan Asllani (LaPresse) – interlive.it

“Mio padre è arrivato in Italia con il gommone, ancora oggi mi racconta quanto fosse dura la vita in Albania. Mia madre, invece, mi ha concepito a 18 anni e non è stato per niente facile. Hanno sofferto tanto, li sarò per sempre grato” – ha detto il centrocampista nerazzurro davanti ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’, soffermandosi poi sull’importante appuntamento di domani e non solo: “Vogliamo fare bene e provare ad aprire un ciclo. L’obiettivo è qualificarci al Mondiale, peccato solo per il girone durissimo. Io nella nazionale italiana? A Empoli era venuto il Ct dell’U21, ma per il resto non ho mai ricevuto una chiamata. In ogni caso non avrei cambiato, mi ritengo albanese ed è giusto che giochi per l’Albania” – ha spiegato il giovane classe ’02, svelando poi tanti aneddoti legati alla sua seconda stagione trascorsa al fianco dell’Inter.

Asllani: “Ho sofferto tantissimo prima di Fiorentina-Inter. Calhanoglu? Che fortuna incontrarlo”

È Kristjan Asllani, atterrato a Milano nell’estate del 2022 per un’operazione dal costo complessivo di 16 milioni di euro, una delle più dolci sorprese in casa Inter.

Asllani: "Ho sofferto tantissimo prima di Fiorentina-Inter"
Kristjan Asllani (LaPresse) – interlive.it

Nella sua seconda stagione trascorsa all’ombra del Duomo, il centrocampista italo-albanese è infatti riuscito a ritagliarsi il proprio spazio in maglia nerazzurra, sfoderando talvolta prestazioni degne di nota (anche se con evidenti segnali di difficoltà). Ad ammetterlo è stato proprio il diretto interessato: “Come ho vissuto la vigilia di Fiorentina-Inter? Ho sofferto tantissimo, non giocavo dal primo minuto da diverso tempo e la Juve era molto vicina a noi. C’era un po’ di stress, ma fortunatamente tutto è andato per il meglio. Davanti ho un grandissimo giocatore come Calhanoglu. Lo ringrazio moltissimo per la persona che è. Anche Brozovic è un’ispirazione. Vedere lui e Hakan allenarsi è stata una delle cose più belle che mi potesse capitare” – ha svelato.

“Il mio minutaggio all’Inter? Ho capito che anche se giochi tre minuti, devi farti trovare pronto. Devo ringraziare anche Lautaro perché mi parla tantissimo, specie fuori dal campo. Non voglio raccontare cosa mi ha detto, ma mi ha aiutato tantissimo. Ha fatto bene ad ‘usare il bastone’. Anche Inzaghi, per esempio, sa quando venire a parlarti e quando non è il momento. Il momento della firma per questi colori? Ho portato tutti quanti con me a Milano, qui parlano tutti bene della città, ma viverci da solo a 21 anni sarebbe stato un casino” – ha concluso.

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