C’è già un esito sui possibili estremi di reato: ecco che cos’è venuto fuori dall’esame preliminare con cui la Procura ha accolto l’esposto contro l’Inter.
Qualcuno si è davvero preoccupato per l‘esposto contro l’Inter presentato dalla Fondazione Jdentità Bianconera prima alla FIGC, poi al Covisoc e infine alla Procura di Milano? Sembra di sì, dato che importanti agenzie di stampa nazionali e quotidiani sportivi hanno dato risalto alla notizia dell’arrivo dell’esposto negli uffici di pm di Milano della denuncia prodotta dall’associazione di tifosi della Juve.
C’è chi ha paventato un terremoto istituzionale che avrebbe coinvolto vertici del calcio nazionale, dirigenza nerazzurra e vecchia proprietà cinese del club. Poi c’è chi, fermandosi a previsioni meno eclatanti, ha messo in conto una penalizzazione con conseguente revoca dello Scudetto dell’Inter.
Tanto clamore, insomma, soprattutto sui social. Nemmeno si trattasse di una riapertura delle indagini sulla trattativa Stato-Mafia. Ma la vera notizia è che l’esposto arrivato in Procura è già finito nel modello 45, implicando dunque la previsione di zero estremi di reato.
Un atto doveroso, così la Fondazione Jdentità Bianconera ha presentato la notizia della presa in carico da parte della Procura dell’esposto presentato dalla stessa associazione per denunciare l’Inter, attraverso un lungo elenco di sospetti relativi alla mancanza di requisiti per iscriversi all’ultimo campionato di Serie A.
Mancano gli estremi di reato: così finisce la gloriosa storia dell’esposto
L’arrivo dell’esposto redatto dalla Fondazione negli uffici della procura di Milano era stato accolto sui social con particolare giubilo da parte dei tifosi juventini. La stessa Fondazione Jdentità Bianconera aveva descritto l’evento come un motivo di soddisfazione “che evidenzia ancora una volta il nostro costante impegno a difesa dei colori bianconeri“.
Già qualche giorno fa, mentre i social erano in fermento, vi abbiamo spiegato su queste pagine come la presa in carico dell’esposto contro l’Inter da parte della Procura non significasse nulla. In gergo giudico si parla di archiviazione in modello 45. Così è stato preso in esame l’esposto. Il che significa che i pm hanno già effettuato un controllo sulla presenza di eventuali notizie di reato emergenti dall’esposto e che però l’esito è stato negativo. E questo nonostante il costante impegno speso dalla Fondazione.
Ci dispiace molto per la delusione di chi quell’esposto l’ha pensato e poi redatto con tanta cura. Davvero. Ci sono simpatici i “professionisti” che operano con simile zelo ed evidente passione dietro l’associazione di difesa dei colori bianconeri. Finora hanno animato parecchio le giornate dei tifosi nerazzurri e fornito notizie da commentare ai giornalisti che si occupano di calcio (giocato e non giocato).
La soddisfazione delusa della Fondazione Jdentità Juventina
L’unico appunto che si potrebbe muovere loro è la mancanza di chiarezza. Più che difendere la juventinità, qualsiasi cosa ciò significhi, la Fondazione sembra assai più occupata a cercare di screditare l’Inter. La battaglia è cominciata mesi fa con l’esposto, inviato a chiunque, con cui l’associazione ha cercato di gettare ombre sui controlli fatti dalla Covisoc e dalla FIGC che hanno permesso all’Inter di iscriversi al campionato poi vinto.
La Fondazione si è poi chiesta in che modo le quote di LionRock sono passate a Zhang e da questi a Oaktree, anche in questo caso paventando un illecito non rilevato da chi di dovere. Si è attaccato il progetto dello stadio dell’Inter. Si è poi arrivati alla lettera a Mattarella per criticare il comportamento del presidente del Senato La Russa, che ha osato festeggiare lo Scudetto nerazzurro.
Nel mezzo ci sono stati anche attacchi ai quotidiani sportivi rei di essere troppo morbidi con la squadra nerazzurra… Detto questo, la soddisfazione espressa dalla Fondazione per l’arrivo dell’esposto in Procura, è già stata delusa. Come sembrava ed era facilmente intuibile, tutto verrà archiviato. Poi, ovviamente, la speranza non la si nega a nessuno, ci mancherebbe. Se la Fondazione sogna una penalizzazione per l’Inter, che continui ancora a sognare. Non dà alcun fastidio. Non inquina.