Entrate per 100 milioni di euro: l’obiettivo ambizioso dell’Inter è a portata di mano e c’è chi già parla di capolavoro
Meglio dell’Atalanta, forse ai livelli dell’Ajax o del Barcellona. Nonostante le critiche che negli anni hanno accompagnato le scelte gestionali dell’Inter rispetto a un settore assai importante della società, il club si avvia al traguardo-capolavoro dei 100 di euro di guadagno.
Ne parla anche la Gazzetta dello Sport, concentrandosi su quella che definisce una piccola miniera di tesori. Si tratta del vivaio. L’accademia nerazzurra, negli ultimi anni, e grazie soprattutto alla gestione targata Roberto Samaden, lo storico dirigente, che nei mesi scorsi, dopo trent’anni, ha lasciato il club per inaugurare una collaborazione con l’Atalanta.
Anche secondo la Gazzetta l’Inter, proprio come l’Ajax, punta ora a finanziarsi soprattutto attraverso il mercato dei giovanissimi. Il vivaio produce da un decennio a questa parte grandissimi talenti, e non è un caso. Il risultato, per ora più utile e quindi tangibile a livello economico che sportivo, non è un caso fortunato ma l’effetto di una precisa e consapevole strategia societaria.
La dirigenza, tramite scouting e allenatori di livello, sa individuare e poi crescere giovani di grande talento. Non riesce ancora a lanciarli in prima squadra (l’unico prodotto del vivaio nerazzurro che è riuscito a imporsi come titolarissimo negli ultimi anni è Dimarco, su cui l’Inter aveva però perso il controllo, cedendolo al Verona).
100 milioni dai giovani: il capolavoro nerazzurro
Questione di giovani talenti e di grandi incassi generati nello spazio di un biennio, utilissimi a tenere a galla una società con una proprietà in difficoltà e debiti da tutte le parti. Due anni fa e l’anno scorso, l’Inter ha messo in cassa quasi 60 milioni di euro vendendo i ragazzini, e ha trovato così i fondi indispensabili a migliorare la rosa, con cui poi Inzaghi ha vinto la seconda stella.
Nel 2022/23 sono usciti Dettagli giocatori come Cesare Casadei, ceduto al Chelsea per 15 milioni più 5 di bonus, Di Gregorio, via al Monza (forse con troppa fretta) per 5 milioni e Gravillon, venduto al Reims per 3 milioni. Lo stesso anno, l’Inter ha piazzato anche Pirola alla Salernitana, Corrado alla Ternana… L’anno scorso, invece, ha venduto definitivamente Pinamonti al Sassuolo, ha spedito Giovanni Fabbian al Bologna (con la possibilità di controriscattarlo l’anno prossimo).
Anche Mulattieri è finito al Sassuolo, per 6 milioni. Facundo Colidio se l’è preso il River Plate per circa 4,5 milioni. Males, un semisconosciuto a Milano, è andato allo Young Boys per 2 milioni. Hoti è finito per 250 mila euro circa al Magdeburgo. E poi ci sono tutti i ragazzi ceduti in prestito con diritto di riscatto, oggi ricercatissimi sul mercato: Stankovic, i due Esposito, Oristanio, Satriano…
Secondo la Gazzetta, l’Inter ha appunto guadagnato più di 60 milioni negli ultimi due anni vendendo i ragazzi più giovani, e quest’estate potrebbe sfondare quota 100 milioni, qualora decidesse di perdere il controllo su gioiellini come Valentin Carboni, Satriano, Sebastiano Esposito, Zinho…
I giovani da poter cedere quest’anno
L’Inter ora proverà a piazzare definitivamente giovani che hanno deluso come Salcedo, Nunziatini, Jacopo Gianelli, Silvestro, Alessandro Fontanarosa, Agoumé, Moretti, Rovida e Radu (che giovane non lo è più da almeno quattro anni). Poi, se arriverà l’occasione giusta, prenderà anche in considerazione la cessione di giovani promesse come Rovida, Francesco Pio Esposito, Sebastiano Esposito, Zihno Vanheusden, Tibo Persyn, Mattia Zanotti e Gaetano Oristanio.
Carboni è un discorso a parte. Da solo potrebbe portare 25-30 milioni. Ma il diciannovenne, fresco fresco di convocazione con la Nazionale argentina per la Copa America, è un talento che l’Inter non vorrebbe perdere. La cosa più saggia da fare sarebbe quella di darlo di nuovo in prestito a una squadra di A, per farlo crescere.
E poi ci sono i ragazzi che arrivano dalla Primavera e che sembrano pronti per il grande salto. Come il portiere Calligaris, i difensori Stabile e Stante, il terzino destro Aidoo, il centrocampista Ebenezer Akinsanmiro e gli attaccanti Issiaka Kamate, Enoch Owusu e Amadou Sarr.