Il procuratore è atteso in viale della Liberazione per cercare di superare gli ultimi ostacoli che, per ora, hanno impedito la fumata bianca
L’Inter voleva chiudere come per quello di Barella, ovvero prima dell’Europeo. Obiettivo mancato, tanto che servirà almeno un altro incontro in sede, il terzo in pochi giorni con l’agente per provare a trovare una quadra tra data di scadenza e bonus.
Parliamo ovviamente del rinnovo di Simone Inzaghi, un rinnovo più complicato del previsto dato che non è ancora stata trovata un’intesa totale tra le parti. Come riporta il ‘Corriere dello Sport’, il procuratore del tecnico è atteso in viale della Liberazione all’inizio di questa settimana per cercare di superare gli ultimi ostacoli che, per ora, hanno impedito la fumata bianca.
L’ostacolo principale è quello della scadenza del nuovo accordo: forte della vittoria dello Scudetto, Inzaghi vuole un prolungamento fino a giugno 2027. Di fatto un biennale, dato che l’attuale contratto scade sì nel 2024, ma al suo interno vi è una opzione per il prolungamento di un’altra stagione. Marotta e soci, invece, intendono proseguire come fatto finora, ossia rinnovando l’intesa per solo un altro anno, fino al 2026.
“La soluzione potrebbe essere quella di legare un anno in più da far scattare a determinate condizioni”, scrive il quotidiano romano. In sostanza un rinnovo fino al 2026 con opzione per il 2027. Sull’aumento di stipendio ci sarebbe un accordo sarebbe di massima, con Inzaghi che andrà a guadagnare 6,5/7 milioni bonus (da definire) inclusi.
Marotta esalta Inzaghi: “È un allenatore moderno. La speranza è che resti all’Inter per tanti anni”
“La speranza è che resti con noi per tanti anni”. Marotta ha intanto tessuto le lodi di Inzaghi nell’intervento a ‘Radio Anch’io lo Sport’. “È un allenatore bravissimo e moderno – ha aggiunto il Presidente dell’Inter – con qualità umana che va di pari passo con la competenza”.
“Oggi allo sport si richiedono questi valori, che Inzaghi li coniuga – ha proseguito Marotta continuano a elogiare il piacentino – Ha tanta pressione addosso perché è responsabile tecnico di un club mondiale, come tale si esigono certi risultati, però sono molto contento e ottimista sul suo futuro”.