L’evoluzione di Barella: uno da Inter, ma anche da Real Madrid

Non più ‘solo’ cuore e polmoni, da un po’ di tempo Barella è diventato un centrocampista moderno, totale. A Madrid lo vedono come erede di Modric

Barella sorprende solo chi non lo ha visto giocare nell’ultimo anno e mezzo, ammirando la sua evoluzione. Mezz’ala di gamba tutta cuore e polmoni, caratteristiche che ha portato all’ennesima potenza e a cui ha affiancato una qualità nel palleggio e una visione di gioco impensabili fino a qualche stagione fa. Ora, ma non ora parliamo di un centrocampista moderno, completo, perché capace di essere protagonista in tutte le fasi di gioco, come abbiamo visto sabato contro la Svizzera.

Barella da Real Madrid
Nicolò Barella esulta dopo il gol del 2-1 all’Albania (LaPresse) – interlive.it

Spezza il gioco, cuce e rifinisce come solo i migliori interpreti del ruolo, al mondo, sanno fare. E sempre più spesso a testa alta, da leader tecnica, senza quella frenesia che un po’ lo limitava. La speranza è che possano sparire del tutto anche certe ‘sceneggiate’, che più di una volta hanno influito in negativo nel giudizio su di lui.

Barella è un giocatore da Inter, con la quale ha appena rinnovato fino a giugno 2029 (praticamente a vita), ma da qualche tempo anche uno da Real Madrid. Non a caso da quelle parti c’è chi lo vedrebbe bene come erede di Luka Modric.

Barella simbolo e capitano (senza fascia) dell’Inter: “Non sarebbe un brutto sostituto di Modric nel Real Madrid”

Era arrivato con un infortunio e ha giocato una partita scandalosa, in senso positivo – ha scritto ‘Marca’ – Non sarebbe un brutto sostituto di Modric nel Real Madrid, qualora dovesse andarsene – Il centrocampista dell’Inter ha giocato ovunque: difesa, attacco, in mezzo al campo e sugli esterni, nella costruzione e nella finalizzazione. Non ha mai smesso di correre e, in un mercato povero di centrocampisti, vale quanto pesa in oro: corre, distribuisce e segna”.

Barella al Real per il post Modric
Barella in azione contro l’Albania (LaPresse) – interlive.it

Ancelotti lo stima fin dai tempi di Cagliari e di lui tecnico del Napoli, ma per strapparlo a Inzaghi servirebbe una proposta da capogiro che Perez non pare intenzionato a fare. Meglio così per l’Inter, della quale Barella è il simbolo, il capitano anche se la fascia è sul braccio di Lautaro.

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