C’era stato un incontro con Ausilio, ma ora il profilo seguito anche dall’Inter sembra sempre più vicino al Napoli di Conte.
Per Antonio Conte l’avventura al Napoli non è ancora cominciata, ma ci sono già un mucchio di problemi da risolvere. Nelle sue due ultime esperienze come allenatore in Italia, il salentino ha lasciato le sue squadre (prima la Juve e poi l’Inter) deluso dal calciomercato: le proprietà non sembrano in grado di soddisfare le sue pretese. E anche a Napoli potrebbe succedere lo stesso.
Il nuovo tecnico azzurro sa già di dover perdere Osimhen, che è la vera stella della squadra. Nelle scorse settimane ha saputo che anche Di Lorenzo vuole andarsene. Voci non confermate dicono poi che tra i giocatori intenzionati a uscire ci siano anche Simeone, Raspadori e Meret. Come se non bastasse, un paio di giorni fa l’agente di Kvaratskhelia ha detto esplicitamente di voler portare il suo assistito lontano dal Napoli.
Ciò lascia pensare che non ci sia accordo sul rinnovo e che l’arrivo di Conte (la novità che inizialmente pareva aver convinto Kvara e il padre ad aprire alla permanenza) non sia bastato a calmare l’insofferenza del georgiano.
Kvara sa di meritarsi un contratto più alto, anche se ha già rinnovato fino al 2027. E sa anche che il presidente non ha alcuna intenzione di cederlo. Si dice che Aurelio De Laurentiis abbia già rifiutato più di 100 milioni dal PSG. Le parole dell’agente potrebbe dunque essere strategiche: si punta a forzare la mano a De Laurentiis per arrivare a un adeguamento dell’ingaggio o a una rottura con conseguente cessione.
Conte, ovviamente, spera che non tutti i campioni siano ceduti: tre anni fa ruppe con Marotta e Ausilio quando questi gli cedettero Lukaku e Hakimi per esigenze di bilancio. Il Napoli non ha problemi simili. Volendo potrebbe anche non vendere. Ma in caso di cessione il club azzurro potrebbe ritrovarsi con un tesoro da quasi 250 milioni da investire sul mercato.
Conte sfida Ausilio: il Napoli piomba anche sull’albanese
Antonio Conte, di certo, ha già pronta una bella lista della spesa, piena di giocatori costosi. Da Lukaku a Buongiorno, da Radu Dragusin a Samu Omorodion, da Borna Sosa a Spinazzola. E poi si parla anche di interesse per giocatori come Chiesa, Walace dell’Udinese e Ylber Latif Ramadani del Lecce.
Il centrocampista albanese è stato accostato a lungo anche all’Inter. Mesi fa, qualcuno dava addirittura per già fatto il trasferimento del ventottenne dal Salento a Milano. Tutto ciò per via di alcune parole pronunciate dallo stesso Ramadani, che aveva parlato di un incontro del suo agente con Piero Ausilio.
Alla fine non se n’è fatto nulla, anche perché l’Inter, a centrocampo, non ha bisogno di nuovi innesti. Anche il Napoli non sembra a oggi pronto a puntare sull’albanese, che dopo un inizio molto positivo di stagione non è riuscito a mantenere costanti le sue prestazioni. Ciò non toglie che, se dovesse fare molto bene con la sua Nazionale all’Europeo, l’interesse di Conte potrebbe anche riaccendersi.
Opportunità low-cost
Secondo calciomercato.it, l’albanese potrebbe essere un rincalzo utile al nuovo Napoli di Conte: “Conte non lo vede come un titolare“, si legge sul sito, “ma come un profilo completo, che conosce bene la Serie A e potrebbe essere molto utile nelle sue rotazioni per ritmo e qualità tecniche. Si tratta di un’opportunità low cost che i partenopei potrebbero cavalcare alle giuste cifre, e quindi per massimo 5-6 milioni di euro“.
Sull’albanese potrebbero inserirsi anche la Juve e la Roma. E non è detto che il prezzo non salga. Euro 2024 è cominciato nel peggiore dei modi per l’Albania ma non per di Ylber Ramadani, che nonostante la sconfitta della sua squadra contro l’Italia è stato uno dei migliori in campo.
A novembre 2023 il centrocampista albanese rivelò che il suo agente aveva incontrato Ausilio. Intervistato da una trasmissione albanese Ramadani disse che l’incontro fra il suo procuratore e Ausilio era durato a lungo. E che, nonostante l’affare non concretizzatosi, per lui il sapere di essere finito nel mirino dell’Inter è stato subito motivo di orgoglio e poi scaturigine di una motivazione molto grande.
Di certo, l’albanese si è fatto notare come delle rivelazioni della Serie A. Nel Lecce è stato uno dei più convincenti in stagione. Ma nel finale è calato parecchio. Ecco perché molte big hanno smesso di seguirlo.