Non solo trattative in entrata per il club campione d’Italia: Marotta e Ausilio lavorano anche a qualche uscita eccellente
Nemmeno il tempo di festeggiare uno scudetto vinto al termine di un campionato dominato in lungo ed in largo, che subito l’Inter si è rituffata sul mercato in vista della costruzione di una rosa che sia sempre più competitiva. Tanto in Italia quanto in Europa. Messo a segno il colpo Mehdi Taremi – ennesimo ‘scippo’, sebbene a scoppio ritardato, consumato ai danni del Milan – la dirigenza interista è ancora al lavoro per Gudmundsson, il profilo chiesto espressamente da Simone Inzaghi.
Il tecnico nerazzurro, che attende ancora di definire la questione legata al rinnovo di contratto – il club propone un allungamento fino al 2026, mentre il piacentino vorrebbe legarsi fino al 2027 – sta dando delle indicazioni precise anche per quello che riguarda le uscite. Un punto fondamentale, negli ultimi anni, per operare una campagna acquisti degna delle ambizioni della società.
È noto a tutti infatti che i recenti successi dei nerazzurri siano dovuti anche ai famosi ‘sacrifici’ tecnici – generanti tesoretti da reinvestire – che ogni anno Marotta conclude all’esterno. Da Romelu Lukaku ad Achraf Hakimi, passando per Andre Onana e Marcelo Brozovic, mai come negli ultimi anni l’attenzione sui profili in uscita è da considerarsi decisiva.
A tal proposito, dopo il sostanziale ‘via libera’ dato a Marko Arnautovic, e la probabile partenza di Denzel Dumfries direzione Premier League, un altro giocatore potrebbe salutare la Pinetina prima dell’avvio della nuova stagione.
16 gettoni in Serie A, con 900′ tondi tondi messi in cascina. 3 presenze in Champions League, con poco più di 170 minuti accumulati. Questo lo score, alla sua prima stagione in Italia, di Yann Aurel Bisseck, il giovane difensore tedesco protagonista di uno dei gol più celebrati della stagione nerazzurra.
Era il 9 marzo scorso quando il centrale nativo di Colonia irruppe in area bolognese per siglare il gol decisivo per la vittoria. L’assist, fornito da Alessandro Bastoni, fu il manifesto del gioco corale dell’Inter: l’evoluzione della manovra offensiva ‘da esterno ad esterno‘ quel giorno divenne l’esaltazione di una rete confezionata dai due ‘braccetti’ della difesa a tre. Tanta roba, insomma, per gli amanti della tattica.
Terminato l’excursus sulla prodezza dell’ex Aarhus, incombono le impellenze di mercato. Il calciatore, valutato almeno 20 milioni dal club meneghino, è monitorato con attenzione dal Bayer Leverkusen in Germania e da West Ham e Tottenham in Inghilterra. Una sua cessione, per quanto sconfesserebbe almeno parzialmente la politica dei giovani di talento avviata anni fa, consentirebbe all’Inter di mettere ulteriormente a posto i conti. Senza per questo rinunciare a fare una campagna acquisti di livello.
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