Nell’àmbito di scelte che riguardano il reparto difensivo, il club nerazzurro potrebbe far tornare il prodotto del suo vivaio
A volte ritornano. Sta diventando sempre più frequente l’abitudine, portata avanti da taluni club, di far tornare alla base dei giocatori di sua proprietà dopo una lunga esperienza in prestito. O addirittura dopo averli ceduti a titolo definitivo. Parlando di big affermati, i casi di Paul Pogba alla Juve, di Felipe Anderson alla Lazio e dello stesso Alexis Sanchez all’Inter, sono più che emblematici.
A proposito dell’attaccante cileno, che ha esaurito in via definitiva la sua seconda avventura tra le fila del club meneghino, bisogna risalire alla sua venuta a Milano, nell’estate del 2019, per ritrovare come appartenente alla rosa nerazzurra un giovanotto di belle speranze, allora nemmeno 18enne, che fu fatto esordire in Serie A da Antonio Conte nella gara vinta 4-0 in casa della SPAL il 16 luglio del 2020.
Sembra passata una vita: era l’Inter che gettava le basi per essere costantemente ai vertici del calcio italiano e protagonista in Europa quella in cui si era affacciato il difensore centrale, nativo di Carate Brianza, che di lì a poco sarebbe stato girato in prestito per completare il suo percorso di crescita. La chiamata arrivò da Monza, dove il fido amico di Beppe Marotta (Adriano Galliani) convinse il dirigente a concludere l’affare a titolo temporaneo.
Dopo due ottime stagioni nelle fila dei brianzoli, Lorenzo Pirola nel luglio del 2022 si trasferì a Salerno, dove riuscì a giocare stabilmente nell’undici titolare, meritandosi anche il riscatto definitivo da parte del club campano, avvenuto il 1 luglio del 2023. I nerazzurri avevano avocato a sé il diritto di controriscatto, ma la cifra inizialmente pattuita (13 milioni) fu poi ritenuta troppo alta da Marotta, che lasciò il cartellino al club di Danilo Iervolino.
Pirola, ecco la giovane alternativa ai ‘grandi vecchi’
Stante però l’attuale situazione della Salernitana – prima squadra a retrocedere aritmeticamente, nonostante una rosa costruita per una tranquilla permanenza in Serie A – il giocatore potrebbe non far parte dei programmi della società campana. Lo stesso Pirola, dopo due stagioni nella massima serie, vorrebbe continuare nel palcoscenico più prestigioso.
Pur essendo consapevole che un ipotetico ritorno alla casa madre significherebbe fare panchina ai veterani della difesa nerazzurra (da Acerbi a de Vrij, non manca certo l’esperienza nel reparto arretrato), il 22enne accetterebbe di buon grado la destinazione.
La stessa Inter ha la necessità di svecchiare un po’ la difesa – un’esigenza che infatti lo scorso anno portò all’arrivo di Bisseck – magari con un italiano cresciuto nel suo vivaio. L’identikit sembra perfetto per Pirola, che potrebbe dunque tornare alla Pinetina nell’àmbito di un affare che vedrebbe l’Inter ammorbidire il costo del cartellino inserendo un paio di contropartite tecniche. Il suo arrivo sarebbe utilissimo pure in chiave liste FIGC, essendo cresciuto nel vivaio interista