Dopo aver visionato dal vivo i progressi del giocatore, il club nerazzurro si guarda dall’agguerrita concorrenza: c’è il pericolo asta
Una missione proficua. Perché ha confermato quanto di buono si fosse già annotato sul conto del calciatore, che si è addirittura tolto la soddisfazione di segnare – e in un’occasione di rara importanza, poi – il suo primo gol con la maglia della nazionale.
Il vice Ds dell’Inter Dario Baccin non ha certo impiegato male il tempo a sua disposizione per visionare dal vivo Svizzera-Germania, uno dei due incontri che domenica 23 giugno ha chiuso il Gruppo A di Euro 2024. Al 28′ del primo tempo Dan Ndoye ha portato in vantaggio la formazione elvetica, risultando – sia prima che dopo il gol – una vera e propria spina nel fianco della difesa tedesca, mai vista così in difficoltà nella kermesse continentale fino a quel momento.
L’esterno del Bologna, una delle grandi rivelazioni della straordinaria stagione dei felsinei, aveva già attirato ‘naturalmente’ le attenzioni della Juve a causa dell’arrivo a Torino del suo mentore, Thiago Motta. Il club nerazzurro, per nulla spaventato dalla calamita rappresentata dal brillante tecnico oriundo, sarebbe disposto a investire fino a 25 milioni pur di accaparrarsi quello che dovrebbe essere l’erede di Denzel Dumfries.
Una nuova ‘minaccia’ incomberebbe però sul buon esito dell’affare. A rivelarlo è stato, intervenendo in diretta a Sky Sport Deutschland e corroborando il tutto con un post su X, il giornalista tedesco Florian Plettenberg.
Secondo la fonte citata, non ci sarebbe solo l’Inter iscritta alla corsa per l’esterno di chiare origini senegalesi. Molti altri club starebbero seguendo con grande attenzione i progressi del classe 2000, che se al grande lavoro sulla fascia inizia ad aggiungere – come fatto contro la Germania – anche qualche segnatura, rischia di diventare il prossimo crack del calciomercato estivo.
Una vetrina come quella dell’Europeo poi, si sa, comporta quasi sempre un’impennata nel valore di mercato di giocatori già ritenuti meritevoli di attenzione. E di esborsi economici che potrebbero presto diventare fuori portata per le casse nerazzurre.
Le big d’Europa per ora nicchiano, magari in attesa di ulteriori riprove sul talento, del resto indubbio, del ragazzo. Il pericolo di un’asta internazionale a suon di milioni si fa però sempre più concreto: l’Inter incrocia le dita, speranzosa di poter fare valere a proprio vantaggio un progetto tecnico che vedrebbe Ndoye investito di grande importanza e centralità. Soprattutto qualora Dumfries fosse veramente ceduto.
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