Inter da urlo sul mercato: Marotta ‘accontenta’ Inzaghi

Stavolta, Inzaghi dovrebbe poter vivere un’estate serena: Marotta punta a un mercato conservativo, su chiara indicazione del tecnico

Tre anni fa, Simone Inzaghi, appena arrivato sulla panchina nerazzurra dovette fronteggiare la partenza di due giocatori fondamentali: Hakimi, trasferitosi al PSG dopo una sola stagione per 60 milioni circa, e Lukaku, preso dal Chelsea per 115 milioni. Quella stessa estate perse anche, per questioni non inerenti il mercato, Christian Eriksen.

Inzaghi chiede un mercato top a Marotta
Inzaghi e Marotta al Meazza (Ansa) – interlive.it

L’anno dopo, Inzaghi perse un altro giocatore importante come Perisic, e dovette poi rinunciare a Ranocchia, Vecino, Vidal e Sanchez, e tutto sommato il mister tirò un sospiro di sollievo. L’estate scorsa a partire sono stati Lukaku, Onana, Dzeko, Skriniar e Brozovic. Malgrado gli addii importanti, Inzaghi è riuscito a conquistare la seconda stella, e per questo ora può permettersi di cambiare registro con Marotta a proposito di mercato.

Dopo aver fatto a lungo il bravo ragazzo, che abbassa la testa, recita il suo sissignore e si mette a disposizione della società senza mai azzardare pretese, il tecnico piacentino ha detto chiaramente di voler evitare cessioni importanti. E ha anche fatto capire di voler allungare la rosa. L’obiettivo, per poter competere anche in Champions, è quello di avere una rosa con ventidue titolari.

Oltre alla Champions, l’Inter dovrà anche confermarsi in Serie A, di fronte a squadre che puntano a rafforzarsi, cambiando i loro tecnici e inserendo nuovi campioni in rosa. E poi dovrà affrontare l’impegno del Mondiale per Club: traguardo raggiunto anche alla finale di Champions conquistata due stagioni fa da Inzaghi.

Inzaghi detta il mercato a Marotta: il piano è di avere due squadre titolari

Servono insomma due titolari per ruolo, con un decisivo salto di qualità da dover fare in attacco. La scorsa stagione, l’Inter ha praticamente giocato senza riserve utili per Lautaro e Thuram: Sanchez e Arnautovic hanno profondamente deluso. Per questo, Inzaghi si aspetta da Marotta un mercato intelligente, che possa rinforzare l’Inter con colpi mirati. Ne basterebbe uno…

Cosa vuole dal mercato Inzaghi
Simone Inzaghi e Beppe Marotta (Ansa) – interlive.it

La squadra titolare non si tocca: Inzaghi vuole tenersi anche Dumfries. Per questo, la speranza del tecnico è che fra un paio di mesi l’Inter possa avere ancora in rosa Sommer, Pavard, Acerbi, Bastoni Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco, Lautaro e Thuram.

In panchina, vorrebbe poter gestire giocatori pronti non solo a subentrare per dar fiato ai titolari ma anche a sostituirli come scelte tecniche alternative, ovvero come giocatori dalle caratteristiche differenti. Per ora ha in mano Martinez in porta (quasi preso), Bisseck, de Vrij e Augusto in difesa; Darmian, Frattesi, Asllani, Zielinski e Buchanan a centrocampo; poi Taremi e Arnautovic in attacco.

Squilibrio campo-panchina

Già così, la rosa appare di gran livello. Ma l’allenatore potrebbe voler avere dalla dirigenza anche un giovane difensore centrale (Leoni, Zinho Vanheusden, un colpo a sorpresa?) e un attaccante di qualità, in sostituzione o in aggiunta di Arnautovic (Gudmundsson? Che però piace anche a Juve e Roma…).

Taremi al posto di Sanchez: per Inzaghi non basta
Taremi (Ansa) – interlive.it

Manca davvero uno con le caratteristiche di Gudmundsson in attacco? Taremi dà già garanzie di maggiore qualità in avanti? E cosa fare con il difensore centrale aggiuntivo? L’Inter avrà la forza di scovare un nuovo Bisseck, cioè un ragazzo forte e fisicamente affidabile, da affiancare alla coppia ormai non più giovane formata da Acerbi e de Vrij?

Foese più di così non si può fare. E Inzaghi dovrebbe riconoscere che nessuna squadra al mondo, nella rispettiva fascia di fatturato, può contare su riserve a livello dei titolari. Forse solo il City e il Real godono di un dislivello non così evidente fra panchina e titolari. Ma ciò che chiede Inzaghi è soprattutto evitare cessioni dolorose e raggiungere un numero tale di giocatori affidabili (non Primavera o esuberi, quindi) attraverso cui assorbire un maggior numero di rotazioni per partita.

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