Dopo aver venduto il più grande dei fratelli Carboni, l’Inter non esclude la cessione di Valentin: il colpo in uscita è possibile
Sì, la cessione non è esclusa. Anche se dovrebbe essere presa in considerazione solo a fronte di un grande incasso. Franco Carboni, dopo due deludenti esperienze al Monza e alla Ternana, si è unito al River Plate (l’Inter ha mantenuto l’opzione per la recompra). E intanto l’Inter, magari proprio per finanziare quel colpo che Inzaghi sogna in attacco, potrebbe essere tentata dall’idea di cedere a titolo definitivo Valentín Carboni.
Per l’Inter si tratterebbe di una cessione dolorosa. Lo dimostrano le parole di Zanetti, Ausilio e Marotta, tutte tese a elogiare il talento argentino e a inquadrarlo come valore su cui il club punta o farebbe bene a puntare. Il problema è che il ragazzo, dovunque lo metti, e come lo giri o rigiri, proprio non si adatta al sistema di gioco di Inzaghi.
Nel frattempo il giovane attaccante si gode l’esperienza argentina in Copa America, dove può allenarsi accanto a Messi e al già noto Lautaro. Anche nei pochi minuti che gli sono stati concessi finora da Scaloni sono venuti fuori tutti i pregi e i difetti del diciannovenne.
Come giocatore, Carboni è abbastanza atipico. Ha visione di gioco e una buona struttura fisica. Con il mancino sembra in grado di fare ciò che vuole, in termini di potenza e di precisione. Quando avanza palla al piede appare sempre un po’ goffo e anche in fase di non possesso non tra i calciatori più eleganti sulla pizza.
Le potenzialità per diventare un vero campione potrebbero esserci davvero, ma sono tutte ancora da affinare. Dà il meglio di sé sulla trequarti o come attaccante spostato sul lato sinistro: sa crossare e sa anche dribblare. Riesce anche a far bene da giocatore da transizione veloce. Ecco perché c’è chi immagina che possa essere trasformato in una mezzala, in un buon centrocampista capace di rompere le linee con le sue corse sulla palla e di rendersi pericoloso con assist e tiri dalla distanza.
Il Marsiglia pensa al colpo Carboni: per l’Inter la cessione non è un tabu
Pare che il Marsiglia voglia farsi avanti con un’offerta seria per Valentin Carboni: a premere per il colpo sarebbe De Zerbi. Che tra le altre cose sembra anche interessato a dei vecchi compagni di squadra di Carboni: ragazzi che sono cresciuti con lui nella Primavera nerazzurra e che ora potrebbero tornare a far parlare di loro nel calcio che conta.
Anche l’Atalanta ha già chiuso un colpo di mercato portando a Bergamo un ex Inter. Non si tratta però di un giocatore, ma di un dirigente. L’affare è stato già in pratica annunciato. La Dea ha assunto come nuovo capo scout Gian Paolo Manighetti, uno che ha passato gli ultimi quindici anni della sua vita professionale all’Inter.
E così Manighetti si riunisce con Roberto Samaden, l’altro ex interista, che è ora il responsabile delle giovanili dell’Atalanta. Manighetti è uno in gamba. Fu lui a scoprire Nicolò Zaniolo (lo stesso giocatore che presto potrebbe unirsi alla squadra di Gasperini, in prestito dal Galatasaray). Ma è anche lo scout che ha più creduto in Fabbian, Casadei e Valentin Carboni.
L’Atalanta soffia Manighetti all’Inter
All’Inter hanno sempre rispettato molto i report di Manighetti: i suoi pareri sono sempre stati determinanti. Fu lui, per esempio, a dare il suo ok per gli acquisti di Milan Skriniar e Lautaro Martinez. Ma, non si capisce bene per quale motivo, l’Inter gli ha fatto scadere il contratto, e lo scout ha deciso di riabbracciare Samaden, firmando per la squadra della sua città natale, Bergamo.
E poi c’è Madonna, anche lui non confermato dall’Inter, che si è accasato all’Atalanta. E non è finita qui. Il terzo nome a uscire dall’Inter per sposare la causa nerazzurra bergamasca è Tiziano Polenghi, che sarà il nuovo tecnico U17 della Dea.
Cosa succederà nel settore giovanile dell’Inter? Tutto è in mano a Tarantino, che finora ha promosso Zanchetta come allenatore della Primavera e ha chiamato Benny Carbone sulla panchina dell’U-18 (facendo infuriare Zenga). Si sapeva già da tempo che Manighetti sarebbe uscito. Ma ancora non c’è il nome del sostituto. Un mesetto fa si parlava di Francesco Vallone, per anni responsabile scouting della Roma