L’infortunio del canadese durante un allenamento con la sua nazionale stravolge i piani nerazzurri: c’è la pazza idea del cavallo di ritorno
Un vero peccato. Sia perché sostanzialmente – a causa del poco spazio concesso da Inzaghi nella scorsa stagione – nessuno può ancora giudicare compiutamente il suo valore, sia perché lo stop, la terribile notizia, sono arrivati prima dell’inizio della nuova stagione. Come a dire che proprio ora che avrebbe potuto giocarsi le sue chances da titolare, il destino ci ha messo lo zampino.
Davvero sfortunata, almeno per ora, la parabola di Tajon Buchanan, il classe ’99 ex Bruges arrivato a Milano nello scorso gennaio e costato 8 milioni più bonus. Acquistato da Marotta come sostituto volante del già infortunato Juan Cuadrado, il nordamericano ha faticato a trovare spazio in un meccanismo così ben oliato come quello dell’Inter dello scorso anno.
Le insistenti voci di mercato riguardanti Denzel Dumfries avevano però in qualche modo spalancato le porte della nuova stagione al giocatore, sebbene non sia un mistero che, olandese o no, la dirigenza fosse e sia sulle tracce di Dan Ndoye. Un vero e proprio concorrente nel ruolo.
Per ora il problema della titolarità non si pone, visto che durante un allenamento con il Canada in vista del quarto di finale contro il Venezuela del prossimo 6 luglio, Buchanan ha rimediato una frattura alla tibia. 4 mesi di stop è l’impietosa diagnosi, con l’Inter sostanzialmente costretta a tornare sul mercato.
Dall’Hajduk all’Inter: torna il vecchio campione
La dirigenza meneghina è ora di fronte ad un dilemma non di poco conto: per circa 120 giorni di fermo del canadese, è più opportuno acquistare un profilo di alto livello, o è meglio buttarsi su una situazione di ripiego che però possa garantire affidabilità e continuità di prestazioni ogni qualvolta venisse chiamato in causa? Se si dovesse percorrere la seconda ipotesi, il nome più gettonato è quello di un cavallo di ritorno rimasto nei cuori di tutti i tifosi nerazzurri.
Già mandato in prestito al Bayern Monaco – per espressa volontà dell’allora tecnico dell’Inter Antonio Conte – nel 2019/20 e poi ripreso con grande gioia del pubblico nerazzurro e dello stesso allenatore salentino (che ne seppe plasmare le doti adattandole al suo irrununciabile 3-5-2) Ivan Perisic ha fatto la differenza in Serie A fino al giugno del 2022. Quando, svincolatosi dal club meneghino, passò al Tottenham a titolo gratuito.
Il destino – sì, sempre lui – lo ha poi portato a tornare a giocare in patria, nell’Hajduk Spalato, dal gennaio di quest’anno fino a fine stagione. Nel club croato, dal 1 luglio scorso, Ivan il Terribile ha trovato Rino Gattuso, assunto dalla società come nuovo tecnico per l’imminente nuova annata.
L’esterno, secondo alcune indiscrezioni raccolte nell’etere, avrebbe già lanciato importanti segnali alla Beneamata per un ritorno alla Pinetina che avrebbe del clamoroso. I tifosi non aspettano altro che riabbracciare il loro vecchio idolo…