Il centrocampista umbro, svincolatosi dall’Inter il 30 giugno, è ancora a caccia di una nuova squadra: si fa avanti il blasonato club
Un’avventura quasi paradossale. Arrivato a Milano nell’estate del 2019 sulla scia dell’onda emotiva di una sorta di scippo perpetrato ai danni del Milan – che da tempo seguiva il giocatore, e che era sembrato sul punto di chiudere a proprio favore – Stefano Sensi ha iniziato col botto la sua esperienza in maglia nerazzurra.
Gol, assist, giocate mirabili hanno contraddistinto quasi tutto il girone d’andata della stagione 20019/20. La prima dell’era Conte. La prima dell’era Lukaku. Quella in cui i nerazzurri hanno di fatto iniziato a porre le basi per vincere in Italia ed essere competitivi in Europa.
Frenato quasi subito dall’insorgere dei soliti infortuni – con relative operazioni che poi si sarebbero rese necessarie negli anni – il centrocampista umbro ha iniziato progressivamente a perdere posizioni nei confronti dei rivali nell’affollatissimo centrocampo della Beneamata.
Perso il posto da titolare nel secondo anno della gestione Conte, l’ex Sassuolo non ha avuto molto spazio nemmeno col nuovo tecnico Simone Inzaghi, che avallò la sua cessione in prestito alla Sampdoria nel gennaio del 2022.
Tornato alla base a luglio, Sensi accettò il passaggio, ancora a titolo temporaneo, al Monza per l’annata 2022/23. Una buona stagione, quella del motorino di centrocampo, che ancora una volta si mise a disposizione dello staff tecnico meneghino l’estate successiva.
Dopo aver fatto vedere ottime cose nelle tournée in giro per il mondo, Inzaghi decise di tenere il giocatore, sebbene il minutaggio continuasse a latitare. Saltata, per problemi burocratici, la cessione al Leicester nel gennaio del 2024, Sensi restò in nerazzurro. Collezionando solo pochissime presenze a scudetto ormai acquisito. I
nevitabile, lo scorso 30 giugno, la fine naturale della sua avventura alla Pinetina, con lo status di svincolato ormai appiccicato addosso virtualmente da mesi.
Mosso da una naturale ambizione giustificata non solo dalla sua storia recente – il club negli anni ’90 era stato più che competitivo anche in Europa – ma dalla ricchezza della proprietà americana, il Parma è risalito in Serie A con tutte le intenzioni di restarci a lungo. Togliendosi magari, relativamente al primo anno, anche qualche soddisfazione. Di certo parlare solo di salvezza non corrisponde ai disegni della società, che vorrebbe quanto meno replicare il cammino del Monza di Galliani.
Ecco che allora, memore della citata ottima resa dell’ex nazionale azzurro proprio in Brianza, il club emiliano sta tentando un blitz per soffiare il calciatore al Como. Che già si era mosso in anticipo per assicurarsi le prestazioni dell’ex pupillo di Conte.
Una lotta tra neopromosse. Entrambe con azionisti stranieri al comando: questo racconteranno le cronache di mercato dei prossimi giorni sull’argomento Stefano Sensi. Un giocatore che, se non fosse stato fermato dagli infortuni, avrebbe certamente fatto un altro tipo di carriera…
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