Dopo il caos per la proprietà dell’Inter, ora in mano a Oaktree, arriva il sereno: ecco la delibera ufficiale che fa gioire i tifosi nerazzurri
Dal 22 maggio, ovvero qualche giorno dopo la festa per la seconda stella celebrata in pompa magna allo stadio San Siro, l’Inter è diventata di proprietà di Oaktree. Il fondo di investimento statunitense che solo tre anni prima aveva prestato i soldi a Steven Zhang per tenersi la società nerazzurra, salvo poi, appunto, non riuscire a ripagare il debito che nel frattempo era lievitato fino ad arrivare a toccare i 375 milioni di euro, ha infatti rilevato il 99,6% del capitale sociale del club di viale della Liberazione.
Proprio in merito alle quote del fondo si è pronunciata con una delibera, resa nota ieri, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcom), affermando che “l’operazione in esame non ostacola, ai sensi dell’art. 6, comma 1, della legge n. 287/1990, in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante”, e quindi non ha deciso di non avviare nessuna istruttoria, facendo impazzire di gioia i tifosi nerazzurri. O almeno tranquillizzandoli in merito al futuro del club e alla stabilità della società di Milano.
Oaktree ‘vince’ la prima partita con l’Agcom: nessuna istruttoria per il rilevamento delle quote dell’Inter
E la gioia ha un senso. Con un pensiero in meno, infatti, Oaktree, che pure ha dato mandato a Beppe Marotta, presidente dell’Inter e anche amministratore delegato, di tenere lo stesso basso profilo che aveva anche durante la gestione Suning. Insomma, nessuna spesa eccessiva, ma la possibilità ancora di sognare in grande, a partire dal matrimonio con Simone Inzaghi.
A giorni, in questo senso, dovrebbe arrivare la fumata bianca per il rinnovo del contratto dell’allenatore piacentino, capace di arrivare in finale di Champions League e di vincere poi uno scudetto dominando sulle altre squadre di Serie A, che dovrebbe rimanere legato ai colori nerazzurri fino al 2026.
Ma dato che è iniziato anche il calciomercato, e il tecnico ex Lazio ha bisogno di un difensore centrale, possibilmente mancino, che possa essere utile anche come braccetto, si attende anche il via libera per Mario Hermoso, calciatore spagnolo classe 1995, che arriverebbe a parametro zero considerato che a giugno è scaduto il suo contratto con l’Atletico Madrid.