A questo punto la rottura appare più verosimile di una riconciliazione: l’Inter punta ancora all’acquisto a zero
La prossima stagione, l’Inter potrebbe schierare un centrocampo che è costato zero euro: Zielinski, Calhanoglu, Mkhitaryan. L’uso del condizionale è doveroso, dato che difficilmente Inzaghi manderebbe insieme in campo il polacco e l’armeno, che sono entrambi interni sinistri. Ma potrebbe capitare…
L’affare a zero, negli ultimi anni, ha dato belle soddisfazioni ai nerazzurri. Tranne in sporadici casi (Klaassen, Cuadrado…), gli svincolati hanno creato valore in campo e guadagno. E si spera che possa succedere lo stesso anche con Taremi e Zielinski. Intanto, la dirigenza starà di sicuro già pensando su quali potenziali parametri zero buttarsi tra qualche mese. Un nome frequente, in questi giorni, è quello di Federico Chiesa.
All’Inter, Chiesa piace. E non è detto, come sostiene qualcuno, che l’ex Fiorentina sia inconciliabile con il calcio di Inzaghi. Il ventiseienne, per qualità e spirito di sacrificio, per tecnica, esplosività e velocità, potrebbe essere la seconda punta o il trequartista aggiunto che il tecnico piacentino ha sempre voluto avere in rosa (il ruolo sarebbe quello ricoperto spesso da Sanchez nell’ultima stagione).
Ebbene, secondo SkySport Federico Chiesa ha deciso di aggregarsi al ritiro bianconero a inizio agosto. Ciò vuol dire che, almeno al momento, non ha intenzione di agevolare i piani di Giuntoli, che lo vorrebbe cedere (in Italia o all’estero, non importa) per liberare spazio salariale e risolvere togliersi dai piedi un tesserato scontento con il contratto in scadenza a giugno 2025.
L’Inter, per ora, non ha nulla a che fare con la questione. Al massimo, qualche tifoso nerazzurro può osservare divertito ciò che sta avvenendo a Torino. La scelta di Chiesa potrebbe infatti infastidire la Juve e, automaticamente, tutto ciò che infastidisce i bianconeri rivela la straordinaria capacità di soddisfare certi supporter dell’Inter, specie i meno sportivi.
Non sappiamo se Federico Chiesa abbia già deciso di svincolarsi a zero fra meno di dodici mesi. Verosimilmente, proprio in virtù del contratto in scadenza, anche i club interessati alle sue prestazioni non sono pronti ad arricchire la Juve con offerte all’altezza delle aspettative di Giuntoli. Roma e Napoli, per esempio, non sembrano neanche intenzionate a offrirgli l’ingaggio che prende ora in bianconero. Se c’è da pagare anche il cartellino, si vuole risparmiare sugli altri costi…
Quindi sì, la logica dice che gli conviene farsi un altro anno a Torino, per provare a giocarsi il posto con un nuovo allenatore che potrebbe apprezzare un po’ di più le sue qualità. Il rinnovo con la Juve appare oggi molto, molto complicato. Per questo potrebbe andare verso la rottura e svincolarsi a zero, sempre che i bianconeri non trovino una soluzione in extremis o a gennaio.
Le ultime sul futuro di Chiesa sorridono a chi pensa a un affare a zero. L’esterno della Juve e della Nazionale si sposerà il 20 luglio, dopodiché avrebbe già espresso la propria intenzione di raggiungere il ritiro bianconero. A quel punto, Giuntoli sarebbe costretto a premere per farlo rinnovare, anche se Chiesa si è già dimostrato poco collaborativo. Oppure bisognerebbe darsi una mossa per trovargli una destinazione gradita.
Dalla cessione di Chiesa la Juve vorrebbe rimediare i soldi per un nuovo esterno d’attacco (Ndoye?) e un centrocampista (il preferito è sempre Koopmeiners). Ma più tempo passa e più sarà difficile incassare una cifra bastevole.
La Roma si sfrega le mani e aspetta, sapendo che il prezzo potrebbe abbassarsi sensibilmente già nello spazio di un mesetto. In caso di rottura e addio a giugno 2025, si farebbero sotto altre squadre: anche all’Inter l’affare può interessare solo a zero. Poi dipende dalla richiesta di ingaggio, che non dovrebbe superare il tetto stabilito da dirigenza e proprietà.
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