Grandi movimenti di mercato attorno al calciatore rientrato dal prestito: dall’immediata cessione all’addio gratis il passo è breve
Come tutti i grandi club, anche l’Inter ha il suo bel da fare, in fase di mercato, con tutti quei calciatori rientrati dai prestiti e che non faranno parte nemmeno quest’anno dei progetti tecnici del club. In taluni casi il mancato acquisto da parte della società verso cui il giocatore era stato dirottato – leggi Correa al Marsiglia – può creare dei veri e propri problemi di bilancio, considerando quanto pesi lo stipendio percepito dall’attaccante argentino.
Ecco che quindi, in attesa che il contratto con i cosiddetti ‘esuberi tecnici’ giunga a conclusione, la società meneghina lavora affinché lo scontato addio possa avvenire con un minimo di indennizzo che verrebbe accolto con grande piacere dal cassiere nerazzurro.
Se nel caso del ‘Tucu’ il problema, oltre al costo del cartellino, risiede anche nei 3,5 milioni netti annui che l’ex Lazio percepirà fino al prossimo 30 giugno, nella fattispecie del portiere romeno le difficoltà sono di altro tipo.
Purtroppo negli occhi e nella memoria di tanti appassionati di calcio – nonché degli scout di mercato, sempre attenti a considerare tutto nella valutazione di un profilo – ci sono alcune partite, alcuni eventi, che segnano in modo indelebile l’opinione che si ha di un giocatore. Soprattutto se questo è un portiere. E soprattutto se si è reso protagonista di una o più clamorose topiche in una gara a dir poco decisiva.
Il 27 aprile del 2022 è una data che probabilmente Ionut Radu non dimenticherà mai. Chiamato a sostituire Samir Handanovic nella gara di recupero di campionato del ‘Dall’Ara’ di Bologna che, se vinta, avrebbe consentito ai nerazzurri di scavalcare nuovamente il Milan nella corsa scudetto, il portiere rumeno fu autore di una papera clamorosa.
Sul punteggio di 1-1, con l’Inter obbligata a prendere i 3 punti, Radu non controllò un comodo pallone passatogli dalla sinistra, lasciandolo praticamente sfilare in rete fino all’intervento, utile solo per le statistiche, del rossoblù Sansone, che depositò in gol sulla linea di porta consegnando la vittoria ai felsinei.
Da quel giorno, nonostante le dichiarazioni di rito, finì sostanzialmente la sua avventura all’Inter. Le successive esperienze in prestito prima alla Cremonese, poi all’Auxerre e infine al Bournemouth possono essere catalogate come tentativi per stimolare l’acquisto a titolo definitivo da parte di terzi del portiere: uno scenario mai verificatosi negli ultimi due anni.
Oggi, con un contratto che scade il 30 giugno del 2025, Radu è ancora in cerca di una nuova sistemazione. Se non si dovesse perfezionare una cessione a titolo definitivo entro questa estate, il calciatore tra un anno sarà lasciato libero di accasarsi dovunque voglia e a costo zero. In questa seconda eventualità, ci sarebbe già l’Udinese in prima fila per il suo cartellino.
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