Il fondo proprietario delle quote societarie dell’Inter ha raggiunto un accordo con Tikehau Capital per la cessione della maggioranza dell’impresa Cebat leader in Italia, ricavati altri 200 milioni
L’accelerata sensazionale da parte dei dirigenti nerazzurri sulla chiusura delle operazioni ancora pendenti sul mercato ha rafforzato ulteriormente l’idea di solidità che il fondo proprietario Oaktree ha voluto incidere sin dalle prime battute della propria gestione societaria.
In altri termini, gli statunitensi finora non hanno mai perso tempo e non si sono mai persi in troppi giri di parole: c’è stata grande concretezza fin da subito, dall’insediamento di Giuseppe Marotta in qualità di presidente alla blindatura dei nomi più caldi come Nicolò Barella, Simone Inzaghi e Lautaro Martinez; per fine altresì all’ufficializzazione dei principali obiettivi a parametro zero. Tutto torna e sembra funzionare nel modo giusto, i meccanismi nerazzurri sono ben oliati e filtra entusiasmo per l’avvio della nuova stagione anche ai piani alti dove si continua a slanciare il brand del club di Viale della Liberazione anche all’estero.
Al contempo la proprietà Oaktree, notoriamente attiva sui mercati internazionali con un gran fiuto per gli affari – proprio come accaduto in occasione del passaggio di consegne dalla vecchia gestione Suning – ha messo a segno una nuova operazione di vendita che beneficia la salute finanziaria del gruppo.
Non solo Inter, Oaktree attiva sul mercato: ceduto il gruppo Cebat per 200 milioni
Non si tratta un’operazione relativa al mondo calcistico né sportivo in generale, quanto piuttosto a forniture di servizi infrastrutturali. Nelle scorse ore Oaktree ha infatti acconsentito alla cessione delle quote maggioritarie del gruppo Cebat al gestore Tikehau Capital.
Dall’accordo, il fondo statunitense dovrebbe ricavare all’incirca 200 milioni di euro. Lo ha riportato in mattinata ‘Il Sole 24 Ore’. Cebat è stata finora controllata da Oaktree e conta almeno mille dipendenti stanziati nelle quindici sedi operative sparse nei paesi europei di Italia, Spagna e Germania. Al bilancio dello scorso anno, il gruppo fatturava 200 milioni di euro.