Dopo 14 anni passati a girovagare in Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e perfino in Qatar, l’ex enfant prodige brasiliano torna a casa
Si possono guadagnare milioni, come il calciatore ha meritatamente fatto nel corso della sua carriera. Si possono alzare al cielo prestigiosi trofei, lottare per i più grandi traguardi, vivere in alcune delle città più belle d’Europa, ma quando casa chiama è impossibile restare indifferenti.
Così potremmo spiegare la clamorosa decisione del 32enne brasiliano, uno che ha vestito le prestigiose maglie di Inter, Liverpool, Barcellona e Bayern Monaco in una carriera densa di successi e sviluppatasi fondamentalmente in Europa in giovane età. Anzi giovanissima, se pensiamo che fu proprio il club nerazzurro a ‘strapparlo’ al suo club di appartenenza quando era appena 18enne.
Un talento cristallino, il suo. Mai esploso del tutto in Serie A – troppo forti le pressioni per un ragazzo che per la prima volta lasciava il suo paese – ma brillante e continuo soprattutto nella sua gloriosa esperienza in quel di Anfield, con la maglia dei Reds.
Tornato nel 2022 in Inghilterra dopo le prestigiose parentesi al Barcellona e al Bayern Monaco, il verdeoro ha perfino provato l’avventura semestrale in Qatar prima di far ritorno alla base. L’Aston Villa, proprietaria del cartellino del fantasista, ha accordato al trequartista il prestito che il giocatore sognava da tempo: quello che gli consentirebbe, e che gli permetterà, di tornare a giocare nel club della sua adolescenza.
Il giudizio sulla carriera di Philippe Coutinho è stato probabilmente sempre condizionato dalle eccessive aspettative riposte sul conto del ragazzo. Che ha pagato l’etichetta di ‘nuovo fuoriclasse assoluto’ del calcio brasiliano affibbiatagli in tenerissima età: un peso che in realtà il brasiliano ha onorato in modo degno, ma senza convincere l’opinione pubblica sul suo status di campionissimo designato. ‘Ottimo giocatore’, si è sempre detto di lui, ma raramente qualcuno si è spinto oltre nel giudizio.
Per il piccolo fantasista sudamericano, ad ogni modo, parla il palmarès: Coutinho ha vinto ovunque sia andato a giocare. Nella sua bacheca personale figurano anche, tanto per gradire, una Champions League, una Copa America e tre campionati nazionali, di cui due in Spagna col Barcellona e uno in Germania col Bayern Monaco. Tanto di cappello, insomma.
A 32 anni, dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere in Europa, il calciatore può onorare la promessa fatta tanti anni fa. Quella che prevedeva un ritorno nel club che lo ha formato come giocatore, e nelle cui Giovanili ha militato dall’età di 7 anni fino al compimento della maggiore età.
Il contratto con i Villans scade a giugno del 2026, ma intanto Coutinho disputerà l’imminente nuova stagione, in prestito, nelle fila del Vasco da Gama. Poi in futuro, chissà…
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