Per Bergomi sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione in campionato, servirà l’apporto di tutti: anche da parte di Acerbi, difensore ancora ad alti livelli ma prossimo ai trentasette anni
Da quando Francesco Acerbi ha sposato il progetto nerazzurro, sembra stia vivendo una seconda gioventù. O comunque, per quel che è possibile in relazione all’età che avanza inesorabile, una sorta di secondo momento positivo in carriera dopo quello vissuto per largo tempo alla Lazio. Lo stesso club biancoceleste con cui ha rotto in passato ed è stata proprio quella rottura a sollecitare il suo passaggio di casacca.
Una fortuna per molti interisti che all’inizio non ci avrebbero scommesso su, ma alla fine ogni briciolo del suo impegno ha portato grandissimi frutti. Si è presto consolidato al centro della difesa di Simone Inzaghi – con cui aveva già lavorato in passato – scalzando dal suo piedistallo un altro ex capitolino come Stefan de Vrij, altro promotore di un gran calcio ai tempi di Milan Skriniar. Ora ci si aspetta ancora molto da lui, soprattutto perché c’è un titolo da difendere e non un titolo qualunque. Esser campioni d’Italia implica delle responsabilità dal grosso peso specifico su cui l’intero organico deve riflettere a fondo, passando ovviamente anche per il reparto difensivo tanto caro al tecnico.
Bergomi sprona la difesa dell’Inter: “Serve solidità, Acerbi importante”
Ha ribadito lo stesso concetto anche l’ex calciatore nerazzurro Beppe Bergomi in una lunga intervista per ‘La Gazzetta dello Sport’. Il commentatore ha infatti affermato che non è il tempo di abbassare l’intensità di gioco, anzi al contrario serve tenere altissima la concentrazione quando si scende in campo. Perché la squadra non è mai sempre la stessa, la condizione è variabile e le nuove forze avversarie sono sempre più minacciose in campionato. Vedi la Juventus, prima fra le pretendenti.
“Guai mollare. E per non mollare serve non perdere solidità in difesa“, ha raccontato Bergomi in prima battuta. “Si è passati da una squadra che prendeva gol in ripartenza ad una attenta su ogni dettaglio, anche laddove i suoi centrali non eccellono. Quando la squadra andrà in pressione saranno fondamentali Acerbi e la sua condizione“, ha poi aggiunto. Del resto l’ex Lazio si avvicina al trentasettesimo anno d’età e questo implica di avere alcune riserve circa la perfettibilità del suo approccio alla partita. Ma da un professionista ci si aspetta sempre qualcosa in più ed Acerbi saprà dare il suo contributo fino allo scadere.