La trappola dell’Inter al Milan: affare da 15 milioni

L’Inter potrebbe rompere le uova nel paniere al Milan per un affare da 15 milioni di euro: ecco chi è il calciatore che intriga le due rivali

Il derby di Milano, nella passata stagione, è valso lo scudetto, e la seconda stella, all’Inter di Simone Inzaghi grazie ai gol di Francesco Acerbi prima e Marcus Thuram poi. Questa stagione, in cui si giocherà l’andata il 22 settembre con i nerazzurri in casa, e il ritorno il 2 febbraio con il Milan a giocarsela con il pubblico a favore, ci potrebbe essere un altro scontro tra le due squadre, ma sul calciomercato.

La trappola di Marotta al Milan
Marotta è pronto a inserirsi per un obiettivo del Milan (LaPresse) – interlive.it

Se, infatti, i rossoneri hanno bisogno di un difensore per sostituire l’addio certo di Simon Kjaer – che per altro ha salutato i tifosi a San Siro nell’ultima giornata di campionato -, la probabile vendita di Stefan de Vrij in Arabia Saudita potrebbe mettere nelle stesse condizioni anche Beppe Marotta e Piero Ausilio.

A prescindere, infatti, dalla ricerca di un centrale mancino che, come ben si sa, dovrà mettere una pezza dopo la frattura alla tibia di Tajon Buchanan, la Benamata potrebbe inserirsi per uno degli obiettivi principali dei ‘cugini’, il cui prezzo e anche la carta d’identità rientrerebbero nei paletti imposti da Oaktree.

È derby tra Inter e Milan per Pavlović: chi è il gigante serbo

Secondo molti esperti di calciomercato (giornalisti e non), infatti, è molto concreto l’interesse del Milan per Strahinja Pavlović, ma il difensore serbo, classe 2001, potrebbe fare anche al caso dell’Inter qualora il centrale olandese dovesse cedere alle sirene che arrivano dal Medio Oriente.

Azione di disturbo dell'Inter al Milan
A certe cifre, anche l’Inter può inserirsi per Pavlovic (LaPresse) – interlive.it

I rossoneri non vorrebbero pagare il cartellino al Salisburgo più di 15 milioni di euro, ed è proprio in base a questo che la dirigenza dei rossoneri potrebbe giocare d’anticipo e ‘rubargli’ il colpo.

Un metro e 94 di altezza, piede sinistro (anche lui), 23 anni appena compiuti (appunto), sarebbe il profilo ideale per la retroguardia dell’allenatore piacentino. Non solo, perché è stato lui stesso a dire di voler fare il salto di qualità e cimentarsi con un campionato come quello italiano. A questo proposito il serbo, nel mirino della Lazio qualche anno fa, avrebbe la possibilità di crescere, e aumentare di livello, dietro Acerbi, e aiutato anche da Alessandro Bastoni, Benjamin Pavard e tutti i compagni di reparto che nella stagione appena trascorsa sono stati i fiori all’occhiello della squadra di Inzaghi.

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