L’Inter si gode il ‘nuovo Barella’: chi è Luca Di Maggio

L’Inter potrebbe avere in casa il nuovo Barella: chi è Luca Di Maggio e perché se ne sta parlando tanto nelle ultime ore

L’Under 19 italiana ha iniziato bene agli Europei, battendo in rimonta la Norvegia e trovando la soddisfazione di Bernardo Corradi. E il gol decisivo, quello che ha fissato il punteggio sul 2-1, l’ha realizzato Luca Di Maggio, un centrocampista di talento e che ha già mostrato tutte le sue qualità nel settore giovanile dell’Inter.

L'Inter ha in casa in nuovo Barella
Di Maggio si ispira a Barella (Instagram) – interlive.it

Stiamo parlando di un centrocampista che non ha tra le sue principali caratteristiche la fisicità, ma che compensa con grande grinta, capacità di inserimento e tiro, ancora con ampi margini di miglioramento. Le prime due sillabe del suo cognome richiamano Federico Dimarco, uno che è stato capace di ritagliarsi un posto da titolare lì dove è cresciuto, diventando un simbolo dell’attuale ciclo nerazzurro.

Ora Di Maggio ha stupito anche con la maglia Azzurra e la sua speranza, esattamente come quella dell’Inter, è che in futuro possa continuare a fare bene su questa scia. Mezzala moderna, si trova praticamente in ogni zona del campo, risolvendo problemi e con il vizio del gol. E la Beneamata, che da tempo lo osserva attentamente, ha già delineato un percorso ben preciso per lui.

Di Maggio dall’Inter all’Italia: caratteristiche alla Barella e un futuro incerto

Con il gol alla Norvegia, il classe 2005 si è guadagnato la copertina. Lui, interista da sempre – altro fattore che lo avvicina a un percorso alla Dimarco -, ha ben chiare le idee su chi vuole diventare: “Il ruolo Federico Dimarco è completamente diverso, diciamo che abbiamo in comune solo le prime quattro lettere del cognome. La mia ispirazione resta Barella“, ha dichiarato a ‘Vivo Azzurro’.

Chi è Luca Di Maggio
L’Inter ha un progetto ben chiaro per Luca Di Maggio (Instagram) – interlive.it

E ha precisato: “Barella è il mio punto di riferimento, è un giocatore completo sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico ed è un leader in campo”. Ora l’Inter dovrà ragionare su quale possa essere lo sviluppo migliore per la sua carriera. In prima squadra, con cui non ha mai esordito, i margini per trovare spazio sarebbero ben pochi, per cui è probabile un trasferimento in prestito in Serie B per valorizzarsi.

In questo modo, esattamente come successo con Fabbian, potrebbe diventare un vero e proprio patrimonio per la società, magari proprio lì nel cuore di San Siro, dove vorrebbe restare stabilmente in futuro.

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