Dopo oltre 10 anni il centrocampista è pronto a fare ritorno nel club che lo ha lanciato nel grande calcio: suggestione clamorosa
Sono passati oltre tre anni da quel surreale pomeriggio al Parken Stadium, a Copenaghen, quando Christian Eriksen si accasciò a terra, svenuto, vittima di un arresto cardiaco. Gli attimi di assoluto terrore vissuti in campo – era in corso il match tra la Danimarca e la Finlandia, valido per la prima giornata della fase a gironi del Gruppo B ad Euro 2021 – e sugli spalti furono condivisi anche dagli spettatori a casa, preoccupati per la sorte del campione.
Dopo gli innumerevoli messaggi d’amore ricevuti dall’allora calciatore dell’Inter – che deve sostanzialmente la sua vita al pronto intervento di Simon Kjaer, suo compagno di squadra – e dopo le rassicurazioni fornite sullo stato di salute del calciatore, tutto il mondo tirò un grande sospiro di sollievo.
Eriksen ha visto la morte in faccia, ma ha lottato con tutte le sue forze per non arrendersi. E ce l’ha fatta. Il defibrillatore cardiaco impiantato nel petto del calciatore ha consentito allo stesso di riprendere l’attività agonistica, ma non in Italia, dove le norme di sicurezza relative a situazioni di questo tipo sono più stringenti che in altri paesi.
Dopo la risoluzione consensuale del suo contratto con l’Inter – club nel quale vinse lo scudetto, da protagonista, agli ordini di Antonio Conte – il danese si accasò al Brentford, per quello che fu un clamoroso ritorno in campo da professionista. Dopo 6 mesi nel piccolo club britannico, ecco arrivare l’offerta triennale del Manchester United, che acquistò il calciatore, già svincolatosi dalla società biancorossa.
Due anni controversi, quelli di Eriksen ai Red Devils, coronati però dal recente successo in FACup nella finale contro il Manchester City. Forse ancora lontano dallo straordinario calciatore che era stato soprattutto ai tempi del Tottenham, Eriksen non sembra più rientrare nei piani del tecnico dello United Erik ten Hag. Ecco allora dischiudersi le porte per un clamoroso ritorno a casa.
32 anni, titolare di un contratto in scadenza a giugno 2025 col blasonato club inglese, Eriksen riflette sul suo futuro. Forse il centrocampista ha già dato il suo meglio, ma questo non incide sulla sua volontà di continuare a giocare. E a lottare per prestigiosi obiettivi. Ecco allora che all’orizzonte, come nelle migliori favole, si starebbe per materializzare la società nella quale il danese si è formato dai 15 ai 18 anni. Esordendo in prima squadra e facendosi notare a livello internazionale.
Stiamo ovviamente parlando dell’Ajax, squadra in cui Eriksen ha militato dal 2009 al 2013, condendo la sua esperienza con 162 presenze e 32 gol in tutte le competizioni. Le particolari condizioni fisiche dell’ex Inter non consentono allo stesso di poter giocare in qualsivoglia lega europea, ma in Olanda la legislazione medica è simile a quella del Regno Unito.
Le basi per un ritorno a casa dello sfortunato campione ci sono tutte: sarebbe la giusta chiusura di un romantico cerchio che il destino ha riservato al centrocampista scandinavo.
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