Grandi campioni affermati, ma anche giovani di belle speranze: il club nerazzurro non si fa mancare nulla in un mercato schioppettante
Ci sarà un motivo se l’Inter è forse l’unica società italiana a riuscire a coniugare, in un periodo nemmeno troppo breve, virtuose operazioni di mercato portate a termine tenendo sempre bene a mente il bilancio, e risultati sportivi eccezionali conseguiti con continuità negli ultimi anni.
Oltre all’eccellente figura di Beppe Marotta – dall’arrivo del dirigente meneghino, a dicembre del 2018, il club è cresciuto esponenzialmente sotto tutti i punti di vista – non bisogna dimenticare il grande lavoro di Piero Ausilio, del vice Dario Baccin, e di quello che, fino alla fine della stagione 2022/23, è stato il vero guru di tutte le operazioni effettuate nell’ottica di un ringiovanimento del club. Parliamo di Roberto Samaden, il precursore di una certa politica molto attenta ai giovani talenti da forgiare dentro le mura di Appiano Gentile e magari dopo un po’ mandati a crescere in prestito. Sempre tenendo viva l’opzione per riaccoglierli a casa.
E così, oltre a leggere quotidianamente l’interesse della società meneghina per profili affermati, di un certo livello, chiamati a migliorare la qualità complessiva di una rosa che l’anno prossimo sarà impegnata su molteplici fronti, anche il mercato dei giovanissimi sta regalando delle grandi soddisfazioni ai dirigenti. E presto, si spera, anche ai tifosi nerazzurri.
Scippo all’Atalanta, ecco Topalovic: “Emergerà”
Dopo l’ennesimo campionato ad alti livelli (la Primavera dell’Inter è stata sconfitta in semifinale dal Sassuolo futuro campione d’Italia), Cristian Chivu ha lasciato il suo incarico dopo ben 6 anni totali come allenatore delle Giovanili nerazzurre. Di cui tre – con tanto di Tricolore vinto nel 2022 – alla guida dell’Under 19 della Beneamata.
Assieme al mister romeno, nell’ottica di inaugurare un nuovo corso sotto la guida di Andrea Zanchetta, hanno lasciato o stanno per lasciare il club profili del calibro di Calligaris, Stabile, Di Maggio e Zanotti. Tutti destinati – alcuni di loro hanno già iniziato la loro nuova avventura – a farsi le ossa in Serie C, talvolta anche in società di un certo lignaggio.
Non per questo però si deve pensare ad una Primavera indebolita, anzi. Oltre ad aver messo nel mirino Giovanni Leoni, il difensore centrale 2006 con più minutaggio in assoluto in Italia in Serie B – ha brillato agli ordini di Andrea Pirlo alla Sampdoria nella stagione appena conclusa – l’Inter ha già tesserato Alex Perez, appena sbarcato da Siviglia, sponda Betis, che ha già svolto le visite mediche calandosi nella nuova sfida.
Ma è arrivato soprattutto Luka Topalovic, trequartista 17enne di belle speranze, reduce da una stagione da titolare nella prima divisione slovena. Già inseguito da tempo dall’Atalanta, il fantasista ha preferito l’Inter, che sul gioiello pare avere già delle idee ben precise al riguardo.
“Lo voleva anche l’Atalanta, ma l’Inter gli ha dipinto addosso un progetto importante. Luka è tecnico, rapido di pensiero, è bravo nei passaggi e fa dei lanci lunghi la sua qualità migliore. Dovrà strutturarsi fisicamente, ma può fare bene. Spazio in prima squadra da subito? Chi ha qualità come lui, alla fine emerge“, ha dichiarato il Ds del Domzale, ormai l’ex squadra di Topalovic, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport‘.