Un ex Inter potrebbe tornare in nerazzurro dopo nove anni: ecco le condizioni affinché l’affare possa andare in porto
Con l’acquisto di Taremi l’Inter ha già rinforzato parecchio l’attacco. E, se Arnautovic dovesse riuscire a garantire una stagione senza infortuni e affaticamenti, Simone Inzaghi potrebbe ritenersi già soddisfatto così. Eppure la stampa continua a rilanciare l’idea di un possibile colpo in attacco. La suggestione nasce dall’esigenza di sostituire tecnicamente Sanchez e di allungare la rosa con un elemento di qualità.
Per affrontare Champions estesa e Mondiale per Club, quattro attaccanti potrebbero non bastare. Ma per prendere uno come Gudmundsson non solo servono soldi che al momento non ci sono ma si dovrebbe anche far uscire l’austriaco, dato che, a livello di liste, lui e l’islandese non potrebbero convivere.
Per poter aggiungere giocatori alla rosa senza occupare spazio utile nelle liste bisogna prendere dei giovani o dei canterani. Inzaghi, però, non è un allenatore incline a dar fiducia agli under. Preferisce giocatori maturi dal punto di vista fisico e tattico.
Ecco perché, qualora l’Inter non riuscisse a vendere Arnautovic e a sostituirlo con un attaccante di qualità, non è escluso un investimento su un quinto uomo in reparto: un giovane o qualcuno che è cresciuto in nerazzurro, appunto.
Il ritorno dell’ex dopo nove anni: l’idea di Musmarra
Sul canale YouTube di QSVS, Alfio Musmarra ha a tal proposito rilanciato il nome di un attaccante che ha lasciato l’Inter nove anni fa. Per il giornalista l’ex Bonazzoli potrebbe essere non solo utile ma anche pronto per il ruolo quinta punta. “Per l’attacco non escludo l’arrivo di una quinta punta, un nome utile anche per le liste, importanti per il club. Pertanto, se fosse il Bonazzoli della situazione, perché no? Bonazzoli è uno che quando entra lo fa a duemila all’ora!”, ha dichiarato Musmarra.
Nella foto che vedete in testa all’articolo, l’interista riconoscerà subito dei volti familiari. Uno è il giovane Federico Dimarco (il terzo nella fila in basso da sinistra). Fra i portieri, quello più a destra è Di Gregorio. C’è anche un poco riconoscibile Radu. E poi ci sono Vecchi, l’allenatore, Minague, Yao e Gaston Camara Quell’Inter lì era definita una corazzata, e faceva male soprattutto in attacco dove giocavano Bonazzoli e Puscas.
Dopo l’addio all’Inter, Bonazzoli ha faticato a tornare protagonista. In Primavera segnava a raffica, tanto da A impressionare anche l’allora coach della prima squadra Walter Mazzarri, che lo fece esordire a sedici anni, in Coppa Italia contro il Trapani. Il debutto in Serie A qualche mese dopo, a maggio 2014, quando non era ancora diciassettenne.
Una buona riserva
Nel mercato invernale del 2015 venne ceduto alla Sampdoria con diritto di recompra, rimanendo però a Milano sino al termine della stagione. Riaggregato alla Primavera vinse il Torneo di Viareggio e venne eletto golden boy della competizione.
La Samp lo girò poi al Virtus Lanciano, dove giocò poco e segnò solo un goal. L’anno dopo, nel 2016-17, fu dato in prestito al Brescia. Tornato alla Samp, ricominciò a girare in prestito. Così ha giocato negli anni nella Spal, nel Padova e nel Toro. Poi nel 2021 è passato a titolo definitivo alla Salernitana, nel primo anno di A dei campani dopo decenni.
In quella stagione l’ex Inter mise a segno parecchi goal. L’anno scorso ha giocato in prestito nel Verona. Tornato alla Salernitana, sarà ceduto. Per l’Inter potrebbe essere un nome buono? Ma a questo punto non è meglio puntare su uno come Satriano?
L’Inter penserà comunque prima alla difesa. Sfumato Cabal, sembra che l’obiettivo forte sia ora Renan dello Zenit. Un centrale ventenne, brasiliano, cresciuto nel Corinthians e poi arrivato in Russia nel 2023. Dopo una decina di partite con lo Zenit a gennaio scorso è tornato in Brasile in prestito, all’Internacional, ma non ha visto spesso il campo.