L’ex giocatore nerazzurro, già capitano della Salernitana, dovrebbe lasciare il club campano: nuova avventura in Serie A in vista
È rimasto nel cuore di diverse tifoserie. Sempre apprezzato non solo dai sostenitori del club di turno per cui ha sempre dato tutto, Antonio Candreva è stato spesso un punto di riferimento anche per i vari allenatori – e il romano ne ha avuti davvero tanti – che hanno avuto la fortuna di allenarlo.
Nella memoria dei tifosi dell’Inter – ma anche di quelli di Lazio e Salernitana, tanto per citare due società nelle quali l’esterno ha particolarmente brillato – resteranno sempre scolpiti nella memoria i suoi incredibili colpi balistici. Il talento non è mai mancato al 37enne centrocampista di fascia, che tuttavia alle volte ha avuto la sfortuna di incappare in momenti non particolarmente brillanti dei vari club in cui ha militato.
Basti pensare che in 20 anni di onorata carriera, conditi da qualcosa come 85 gol e svariati assist solo relativamente ai campionati di Serie A, il giocatore ha alzato al cielo un solo trofeo: la Coppa Italia del 2013, quella che la Lazio vinse nella storica finale contro i giallorossi rivali di sempre.
La penuria di titoli nulla deve però togliere al percorso del calciatore, sempre utilissimo alla causa con la sua corsa, la sua dedizione, la sua inappuntabile professionalità.
È stato così anche nell’ultima disgraziata annata con la Salernitana, una stagione che ha visto i campani retrocedere in B nonostante lui, il capitano, abbia fatto di tutto per impedirlo.
Sei gol, tante giocate importanti e una leadership che l’ha messo sempre al riparo dai fischi di una piazza inferocita e delusa per la discesa in cadetteria sono un biglietto da visita che ora il veterano può legittimamente giocarsi per regalarsi un’altra stagione in A. La squadra sarebbe stata già trovata. E sarebbe un dolce ritorno in una realtà in cui l’esterno ha già giocato 14 anni fa.
Subito dopo i 6 mesi trascorsi alla Juve dal gennaio al giugno del 2010 – curioso fu il suo arrivo in fretta e furia a Torino durante il mercato invernale – Candreva si trasferì a Parma, dove giocò per una sola stagione facendosi apprezzare per le doti già abbondantemente esaltate.
Proprio l’esperienza in Emilia fu una sorta di trampolino di lancio per il calciatore, che da lì iniziò a giocare stabilmente nei vari club di A che di volta in volta si servirono delle sue prestazioni. Il destino vuole che lo stesso club crociato, a caccia di giocatori d’esperienza nella stagione che segna il ritorno in A dopo tre anni di assenza, sta facendo la corte al laziale.
Sulla strada di Fabio Pecchia c’è però un’altra neopromossa, il Venezia, che non vorrebbe lasciarsi scappare l’occasione. Il problema potrebbe essere rappresentato dall’ingaggio – addirittura 3,5 milioni di euro annui – che Candreva percepirà fino al giugno del 2025 dalla Salernitana. La volontà del giocatore è però chiaramente quella di restare in A per una nuova avventura. Forse l’ultima di una carriera di tutto rispetto.
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