Un colpo da applausi per Marotta e Ausilio. Positivo per come è arrivato e interessante per ciò che potrebbe arrivare
Certi acquisti, conclusi senza i preliminari della trattativa complicata e senza l’ansia diffusa e l’eccitazione crescente dovute all’attesa dell’ok finale, rischiano di essere sottovalutati. E all’Inter potrebbero averci fatto l’abitudine: ogni anno, da un po’ di tempo a questa parte, arriva almeno un grande nome a zero. Da de Vrij a Onana, da Calhanoglu a Mkhitaryan…
Il merito è della dirigenza nerazzurra, e in particolare di Ausilio e Baccin. A ragione, quindi, si elogia il loro lavoro. Da più parti si legge che, in certi affari, nessuno sa muoversi meglio di Marotta e Ausilio, e che gli applausi ricevuti per i colpi degli anni scorsi potrebbero presto risuonare anche per le ultime pescate. Zielinski e Taremi, in base a ciò che si è visto nelle amichevoli estive finora disputate, lasciano proprio ben sperare.
E così Simone Inzaghi si è ritrovato in rosa due elementi di grande pregio. Tra i due quello che si è presentato meglio, nonostante l’infortunio del 31 luglio, è il persiano. L’età e l’ultima stagione un po’ sotto tono al Porto avevano lasciato immaginare che potesse trattarsi di una buona riserva e nulla di più… Ma è bastato vederlo in un paio di occasioni con addosso la maglia nerazzurra, e così ben calato all’interno del gioco di Inzaghi, per capire la vera caratura potenziale dell’affare.
Di base, si sapeva di aver preso un attaccante di qualità e di esperienza. Il dubbio era che un giocatore così potesse avere difficoltà a confermarsi nel contesto di una vera big. Insomma, non è ancora detto che Taremi continuerà davvero a fare bene tutte quelle cose che si dice o si diceva sappia fare così bene. La partenza, seppur da inquadrare nella cornice limitante di partite amichevoli, è tuttavia stata davvero incoraggiante.
La grande partenza di Taremi: applausi per Marotta e Ausilio
Inzaghi potrebbe aver trovato la pedina ideale. Uno che, in teoria, può far bene sia accanto a Lautaro che a Thuram. Magari potrebbe stupire pure in coppia con Arnautovic. L’impressione è che cambierebbe poco, dato che Taremi sa adattarsi. Sa giocare da prima punta e agire con disinvoltura da seconda punta. In amichevole lo abbiamo visto spesso decentrarsi sulla sinistra o abbassarsi fino alla linea di centrocampo. Con scatti intelligenti, movimenti senza palla spalle alla porta o a tagliare e tocchi pieni d malizia, ha lasciato ben intendere ciò che potrebbe dare.
Sa gestire il gioco da regista avanzato, proteggere la palla, servire assist e sfondare. Ha ancora grande forza fisica e un’ottima tecnica. Al Porto lo abbiamo visto inventare tiri ambiziosi e lanciarsi in rovesciate e sforbiciate. Negli anni ha dato prova di essere abile nelle ripartenze e nelle giocate “associative”. Per ora all’Inter ha agito più che altro da abile finalizzatore e da giocatore generoso, sempre pronto a dialogare con i compagni.
Le premesse, infortunio a parte, appaiono dunque quasi troppo interessanti. Speriamo allora che Taremi mantenga le promesse e si riveli davvero un giocatore perfetto per l’Inter di Simone Inzaghi. Tale prospettiva appare molto verosimile per chi lo conosce bene. Tempo fa l’ex centravanti iraniano Ali Daei ha parlato con la Gazzetta dello Sport di Taremi, cercando di spiegare cosa il connazionale potrà dare all’Inter.
Vero bomber da almeno 15 goal
Secondo Daei, Taremi è il miglior centravanti dell’intera Asia: “Lui è un vero bomber, può segnare almeno 15 goal… La qualità migliore è l’intelligenza calcistica. Magari tocca pochi palloni, ma segna, si muove bene, vince ogni duello“, ha spiegato l’intervistato.
Quindi per Daei l’Inter ha piazzato il colpo dell’estate. Il fatto che Marotta e Ausilio abbiano saputo prenderlo a zero dal Porto meriterebbe degli applausi a scena aperta. “A parametro zero è un affare incredibile, considerando ciò che ha fatto al Porto negli ultimi quattro anni. Più di novanta goal, reti decisive in Champions, diversi trofei… Taremi sa adattarsi in ogni situazione. Da prima o da seconda punta, accanto a un 10 o a un 9 puro. Lui e Lautaro, almeno sulla carta, sono una coppia da più di 40 goal in due…”
Per l’iraniano, Taremi sorprenderà tutti con i suoi movimenti e grazie alla sua qualità in rifinitura. “Sa posizionarsi, eludere la marcatura, mettere il corpo. È un attaccante molto sottovalutato“. Ora si è fatto male, ma questo non lo rende un catorcio. In preparazione, infortuni del genere capitano. Qundi calma…