Il veterano è pronto a legarsi ai colori nerazzurri per un’altra stagione: vicino l’accordo tra l’entourage del calciatore e la società
Ci sono sempre stati, e sempre ci saranno, giocatori che approdano nell’entusiasmo generale della piazza e che poi, travolti magari da aspettative eccessive, falliscono la loro missione. Altresì la storia di praticamente tutti i club è piena di casi inversi: profili arrivati senza alcuno squillo di tromba, magari anche con qualche mugugno da parte del tifo organizzato, e che poi invece si rivelano preziose risorse buone per tutte le occasioni.
Restando alla storia recente dell’Inter, Joaquìn Correa si ascrive senza dubbio al primo gruppo, mentre il secondo, ben più corposo grazie alla riconosciuta lungimiranza di Beppe Marotta, è capeggiato da un veterano che – e chi lo avrebbe detto – si appresta ad iniziare la sua quinta stagione consecutiva con la maglia della Beneamata.
Arrivato nell’ottobre del 2020, in piena pandemia, fortemente voluto dal tecnico Antonio Conte che ne fece un’importante elemento nella cavalcata tricolore, Matteo Darmian è diventato in relativamente poco tempo uno dei giocatori più apprezzati. Sia sotto la gestione dell’allenatore salentino, sia nella successiva era Inzaghi.
Duttile, professionista esemplare, capace di ricoprire più ruoli con una resa sempre buona, se non ottima, l’ex Manchester United si è anche tolto lo sfizio di indossare la fascia di capitano nel match del 12 dicembre del 2023, in occasione della gara casalinga di Champions League contro la Real Sociedad.
Proprio nello stesso mese, l’ex prodotto delle Giovanili del Milan rinnovò il suo accordo in scadenza a giugno 2024 fino al 2025. Ma quella firma rischia di non restare l’ultima apposta negli uffici di Viale della Liberazione.
Darmian, arriva il meritato premio: un altro anno all’Inter
Se i più distratti avessero dei problemi di memoria, citeremo un episodio che ben esemplifica l’importanza di Darmian nelle rotazioni di Simone Inzaghi. In una dura e difficile partita di campionato in quel di Bergamo, l’ex Torino fu chiamato ad entrare in campo intorno al 35′ in fretta e furia per sostituire l’infortunato Pavard.
Ebbene bastarono appena 5′ a Darmian per prodursi in una sortita offensiva – tra l’altro non richiesta in quel momento della gara – e procurarsi un rigore che fu poi trasformato dall’infallibile Calhanoglu per il vantaggio nerazzurro. Il match, uno dei punti di svolta della stagione dei meneghini, fu poi vinto dai ragazzi di Inzaghi, che ringraziò pubblicamente il jolly difensivo per l’ottimo contributo fornito. Tutto questo – e dire che qualcuno sostiene come nel calcio non ci sia riconoscenza – e molto altro ha ora portato i suoi frutti.
Marotta e soci avrebbero infatti deciso di esercitare l’opzione di rinnovo per un’ulteriore stagione (fino al 2026 quindi) già presente nel contratto di Matteo Darmian. Se tutto va bene, dunque, il calciatore potrà dire di aver vestito la maglia nerazzurra per ben sei stagioni di fila. ‘Not too bad’, come avrebbe detto un fuoriclasse del tennis ancora in attività…