Josep Martinez gran colpo per l’Inter di Inzaghi con buone prospettive di crescita, si era formato nella cantera del Barcellona prima di sbarcare a Lipsia e Genova
L’Inter non si è affacciata alla finestra estiva di mercato con la voglia di fare piazza pulita di grandi talenti. Non tanto per mancanza di voglia o ambizione, quanto piuttosto per evitare di spendere grandi cifre che possano compromettere tutti i piani di ristabilimento delle finanze societarie.
Così l’attenzione della dirigenza nerazzurra si è spostata su obiettivi sensibili a parametro zero, piacenti al tecnico Simone Inzaghi ed utili ai fini della stagione. Oltre Mehdi Taremi e Piotr Zielinski, già visti all’opera nel corso delle prime amichevoli precampionato, il club ha voluto investire sul profilo di un portiere che si è ben distinto la scorsa stagione con la maglia del Genoa.
Su Josep Martinez non vengono risposte soltanto floride speranze per la stagione che verrà ma anche per tutte le seguenti, perché indicato come il potenziale erede di Yann Sommer fra i pali. Per l’Inter il colpo di prelevamento del calciatore spagnolo dalla controparte ligure è stato un affare di rilievo anche sotto l’aspetto dei costi di gestione, visto che 15 milioni non erano affatto troppi. Tenendo anche conto del fatto che si sia formato calcisticamente in una delle scuole meglio attrezzate al mondo, come quella del Barcellona.
Josep Martinez elogia il Barcellona e guarda all’Inter: “Lì anni importanti”
Josep Martinez ha infatti avuto il piacere di disputare alcune stagioni nell’Under-18 e Under-19 del club blaugrana al fianco di altri calciatori interessanti come Oscar Mingueza, Riqui Puig, Marc Cucurella e l’ex conoscenza romanista Carles Perez. A quel periodo deve molto, come ha raccontato in lungo e in largo nell’intervista a lui dedicata da Inter TV nel format lanciato in collaborazione col main sponsor Betsson Sport.
“Ho iniziato a giocare a calcio a cinque anni e ricordo ancora il primo campetto. Mio padre mi ha trasmesso questa passione e seguivo Canizares, poi il mio idolo è stato Casillas. Devo molto al Barcellona per i due anni di formazione lì, anche dal punto di vista umano. Credo sia stato il passo più importante della mia giovane carriera”, ha dichiarato Josep Martinez. Ora però lo sguardo è proiettato in avanti e c’è soltanto l’Inter: “Dicono che io sia un calciatore intuitivo, mi sono formato come portiere moderno. Lavoro e determinazione sono fondamentali, ma molto fa anche la disciplina”, ha quindi concluso.