Il sempre affidabile nativo di Legnano, titolare di un contratto in scadenza nel 2025, potrebbe salutare la truppa nerazzurra a breve
Arrivato a Milano senza troppi squilli di tromba nell’ottobre del 2020, in piena pandemia da Covid-19, per espressa volontà dell’allora tecnico nerazzurro Antonio Conte, Matteo Darmian si è rivelato uno dei migliori colpi, relativamente al rapporto qualità-prezzo, che il club nerazzurro abbia messo a segno negli ultimi anni.
Magari l’ex Manchester United non ruba l’occhio come Achraf Hakimi, non sgroppa sulla fascia come Denzel Dumfries, non ha l’eleganza di un Benjamin Pavard, ma è terribilmente efficace. E soprattutto può essere indifferentemente impiegato in diverse posizioni di campo senza che il rendimento ne risenta.
I soli 3,3 milioni totali spesi per il suo cartellino hanno fruttato enormemente di più rispetto – tanto per citare uno dei rari flop di mercato di Marotta – dei 31,5 impiegati per l’acquisto di Joaquìn Correa. Dopo aver prolungato, nel dicembre del 2023, il suo accordo con l’Inter fino al 2025 – il precedente accordo sarebbe scaduto a giugno del 2024 – Darmian potrebbe restare un ulteriore anno alla corte del club meneghino se la società esercitasse l’opzione di rinnovo presente nel contratto sottoscritto pochi mesi fa.
C’è però un problema da considerare: l’età del calciatore, che per quanto iper professionista, va per le 35 primavere, e soprattutto la corte spietata che un club di A starebbe portando sul jolly preferito di Simone Inzaghi.
Come già sottolineato, l’utilità e l’importanza del prodotto delle Giovanili del Milan va ben al di là del suo non eccessivo valore di mercato. Lo sa bene il club bianconero, che potrebbe mettere sul piatto 3 milioni per tesserare da subito il calciatore.
La felice intuizione dell’Udinese, che vorrebbe tornare a disputare campionati tranquilli dopo le sofferenze delle due ultime stagioni, potrebbe scontrarsi con la diretta volontà del tecnico piacentino, poco propenso a cedere uno di cui si fida ciecamente.
Le ragioni di bilancio potrebbero però avere la meglio sui desiderata di Inzaghi, a cui l’abile Marotta non farebbe comunque mancare un degno sostituto del tuttofare lombardo. Resta da capire cosa voglia fare il diretto interessato, ormai un veterano del gruppo nerazzurro. Uno che sarebbe certamente molto utile anche nell’imminente stagione alle porte, quando ci sarà da difendere il titolo in Italia portando nel contempo l’assalto alla Champions e al Mondiale per Club della prossima estate…
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