Lo scorso giugno Beppe Marotta è diventato il nuovo presidente dell’Inter: tutti i suoi poteri nel nuovo ruolo e le cifre specifiche per la firma
Da amministratore delegato Beppe Marotta si è rivelato un ottimo dirigente. Spesso ha operato con pochi fondi a disposizione, a volte ha dovuto sacrificare dei big e ha costruito una squadra in grado di raggiungere gli obiettivi stagionali e che è entrata nella storia con la conquista della seconda stella.
Il 4 giugno, poi, la sua carriera si è ancor di più tinta di nerazzurro con una nomina epocale. È stata, infatti, ratificata la proposta del club di farlo diventare il nuovo presidente, dopo l’addio di Steven Zhang e il passaggio della proprietà al fondo americano Oaktree. Marotta ha accettato con grande entusiasmo, ben consapevole delle responsabilità che avrebbe avuto con questo prestigioso incarico e del riferimento che rappresenta per i tifosi e per tutto il mondo nerazzurro.
Ora sappiamo anche gli ulteriori poteri che ha acquisito da presidente, oltre che da amministratore delegato, grazie a un report di ‘Calcio e Finanza’. Innanzitutto, la carica di nuovo patron del club “non comporta di per sé l’attribuzione di alcuna delega gestoria” e da accordi con la proprietà Marotta non riceverà nessun altro emolumento per la nuova carica, sulla scia di quanto avvenuto in passato con Thohir e Zhang. Verrà, invece, confermato lo stipendio ottenuto con l’ultimo rinnovo di contratto fino a giugno 2027 per il ruolo di amministratore delegato.
I poteri di Marotta: quando potrà firmare i contratti e quando no
L’ordine del giorno del CdA nerazzurro ha chiarito anche e soprattutto la posizione riguardo le firme dei contratti. Come ha scritto ancora ‘Calcio e Finanza’, sono stati conferiti poteri in firma libera per “conferire e revocare incarichi e mandati a professionisti, consulenti ed agenti, purché non comportino a carica della Società il pagamento di corrispettivi lordi superiori a Euro 5.000.000‚00 (cinque milioni/OO) su base annua per ogni singolo incarico o mandato”.
La cifra cambia, invece, per la conclusione di trattative per calciatori professionisti, fissata a 20 milioni di euro e per i contratti di calciatori e allenatori, il cui tetto è fissato a 10 milioni lordi. Infine, si legge che “il potere di firma congiunta con il ds Piero Ausilio riguarda un massimo di 10 milioni per i trasferimenti di calciatori e di 5 milioni lordi per i contratti con calciatori e allenatori”.