Perché l’Inter ha bisogno della seconda squadra: il segnale dal calciomercato

L’Inter è rimasta indietro sulla costituzione di una seconda squadra rispetto a Juve e Milan: i danni si vedono anche dall’attuale calciomercato

L’Inter è la squadra campione d’Italia e si appresta a iniziare anche la prossima stagione con l’etichetta della grande protagonista, la squadra da battere a cui tutte le altre big guarderanno e che cercheranno di mettere in difficoltà.

Perché l'Inter ha bisogno della seconda squadra
Marotta approva il progetto della seconda squadra (LaPresse) – interlive.it

Su un grande progetto, però, i nerazzurri sono rimasti indietro e si tratta della seconda squadra, un’Under 23 con qualche fuoriquota che proprio servirebbe alla Beneamata per gestire al meglio i suoi giovani e avere a disposizione un gruppo da cui poter attingere anche per le varie competizioni italiane ed europee.

Le prime a essersi mosse in tal senso, almeno nel nostro Paese, sono state Juventus e Atalanta, poi è stata la volta anche del Milan, che ha iscritto alla Lega Pro il Milan Futuro proprio in quest’estate. Marotta ha dichiarato negli scorsi giorni che si tratta di una risorsa utile, che servirebbe a diminuire il gap che c’è tra Primavera e prima squadra. In passato era stato lui a spingere per la sua costituzione alla Juve, ma per il momento l’Inter non è ancora vicina alla fumata bianca.

Il problema di non avere una seconda squadra: lo svela il calciomercato

Il problema dei nerazzurri sono essenzialmente le strutture, che non sarebbero adeguate per permettere anche gli allenamenti e le partite della seconda squadra. Se non ci sarà un’accelerazione in tal senso, però, si rischia di perdere un vero e proprio patrimonio.

I talenti emersi dalle seconde squadre
Matias Soule è esploso dopo il percorso in Next Gen (LaPresse) – interlive.it

Basta pensare a giovanissimi come Di Maggio, Fontanarosa e Zanotti, tutti ragazzi che hanno fatto bene con la Primavera e poi ci hanno messo settimane a trovare una nuova sistemazione nelle serie minori, senza certezze che avranno minutaggio e continuità. O anche a Satriano, ora in odore di cessione a titolo definitivo, ma che ha rifiutato il Brest e avrebbe potuto aumentare non poco la sua valutazione con un campionato in Under 23.

Altri ce l’hanno fatta: Yildiz, Iling-Junior, Soulé e Huijsen sono tutti calciatori che la Next Gen della Juve ha valorizzato e che ora sono in prima squadra o sono stati rivenduti a peso d’oro. Insomma, per l’Inter è l’ora di andare al passo, altrimenti anche il progetto di Oaktree potrebbe risentirne.

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