Il nuovo attaccante dell’Inter potrebbe essere un capocannoniere dal carattere volitivo e la personalità che fa spesso discutere
Concluse le amichevoli del precampionato, e a pochi giorni dalla prima giornata di Serie A, è possibile e forse anche conveniente sbilanciarsi sulle indicazioni offerte dai giocatori in rosa. La situazione appare abbastanza chiara: sul mercato non sembra servire un braccetto sinistro (il vice Bastoni indicato prima da Ausilio e poi da Inzaghi come obiettivo prioritari) un altro attaccante.
Il problema è sempre lo stesso: senza le uscite di Correa e Aranautovic (e di Satriano e Salcedo), per l’Inter è impossibile intervenire sul mercato. I soldi, potrebbero anche spuntar fuori, non per un profilo di prima fascia, ma almeno per un giovane di prospettiva. Ma non ci sarebbe comunque spazio nella congestione del reparto e nelle liste A e UEFA.
A Oaktree non interessano i colpi a zero, ovvero gli ingaggi di giocatori dal nome noto e le alte pretese salariali. Quindi niente Martial, Chupo Mouting e Gamiero o Depay… La nuova proprietà vuole giocatori giovani, futuribili, da far crescere e possibilmente trasformare in plusvalenze.
Ed ecco perché da più parti si legge che l’Inter, per l’attacco, starebbe seriamente pensando a Vladyslav Vanat, ventiduenne ucraino della Dinamo Kiev, capocannoniere dell’ultimo campionato nazionale del suo Paese e soggetto che ha fatto in passato discutere per alcuni comportamenti extra-campo abbastanza plateali.
Il capocannoniere che ha fatto discutere in Europa: chi è Vanat
Inzaghi preferirebbe una seconda punta capace di saltare l’uomo e in grado di cambiare con una giocata una partita anche partendo dalla panchina. Un giocatore, possibilmente, di esperienza e personalità. Un Dybala, praticamente. Un nuovo Sanchez, per dirla altrimenti. Cioè un nome che, tradotto in pensieri più concreti, per quasi un mese, è diventato un Gudmundsson.
Ma Vanat non assomiglia non assomiglia per niente a Dybala, a Sanchez o all’islandese del Genoa: è una scommessa, una prima punta atipica, che ha caratteristiche simili a quelle di Lautaro (ma ovviamente solo in potenza). Un ragazzo forte fisicamente, dal tiro potentissimo e un buon senso del goal.
La scorsa stagione ha collezionato in 30 presenze stagionali, 14 goal e 10 assist. Il giovane riferimento offensivo della Dinamo sta continuando a macinare grandi numeri già da tre stagioni. Pur essendo un mancino naturale, il ragazzo è uno che segna anche col destro, che si muove molto e che sa essere rapido nello smarcarsi in area di rigore e trovare lo spazio per proporsi con una conclusione.
Di lui, in passato, si è parlato soprattutto per un episodio extra-campo. Nel 2022, dopo una partita disputata con la Nazionale under 21 in Armenia, ha voluto manifestare in aeroporto il proprio patriottismo. Per esprimere odio nei confronti di alcuni russi, incontrati per caso fuori dal duty-free ha comprato un bel po’ di bandierine russe e poi le ha gettate nella spazzatura. Secondo altre testimonianze, meno credibili, le avrebbe bruciate (in aeroporto lo avrebbero fermato).
Acceso dentro e fuori dal campo
Politicamente, il ragazzo è dunque parecchio deciso e irascibile. Ma, a quanto pare, sa essere volitivo e aggressivo anche nel rettangolo da gioco. In pratica, fa la collezione di ammonizioni, commette parecchi falli di reazione ed è incline alla protesta.
Vanat è stato anche nei radar del Milan e da tempo è stato pure nel mirino del Napoli. Pare che Manna lo avesse scelto già l’anno scorso come possibile erede di Osimhen. La situazione è però cambiato con l’arrivo di Conte, che ha chiesto Lukaku o, in alternativa, un altro ucraino: Dovbyk.
Per l’Inter Vladyslav potrebbe comunque rappresentare un ottimo quarto-quinto attaccante. Non è una seconda punta di fantasia ma sa scartare: prova spesso il dribbling o la giocata di fino. E una volta su due gli riesce. Deve però migliorare nel gioco di squadra e nei passaggi. Non segna molto di testa. Per prenderlo bisognerebbe investire più di 15 milioni.