Alla vigilia del debutto in campionato con la maglia a due stelle, il tecnico piacentino indica i suoi desiderata per lo sprint finale di mercato
Ci siamo. Finito il tempo delle chiacchiere, dei rimpianti di mercato, delle tabelle e delle previsioni, da ora a parlare sarà (quasi) esclusivamente il campo. Già, quasi perché, come da abitudine del nostro calcio e non solo (una consuetudine che inizia ad esser criticata da più parti) il calciomercato finirà ben dopo lo start ufficiale della nuova stagione.
L’Inter, che si presenta ai nastri di partenza forte del campionato dominato lo scorso anno, ha avuto il merito – a differenze delle scorse estati – di non cedere alcun big. Di converso però, non è arrivato il Calhanoglu o il Thuram della situazione a scatenare la fantasia dei tifosi.
Dopo aver messo a segno (a costo zero) i colpi Zielinski e Taremi prima dell’apertura della finestra di scambi, il club nerazzurro ha intavolato diverse trattative, salvo poi concludere ufficialmente, in entrata, il solo colpo Josep Martinez dal Genoa. Un po’ poco per una società che quest’anno è chiamata ad un numero straordinario di impegni: 69 gare, se l’Inter dovesse arrivare in fondo a tutte le competizioni.
Alla vigilia dell’esordio in campionato contro quel Genoa che ha negato la partenza di Albert Gudmundsson direzione Milano per tutta l’estate (l’islandese è passato alla Fiorentina a 24 ore dall’inizio della Serie A) Simone Inzaghi ha fatto il punto della situazione. Chiedendo esplicitamente un ulteriore sforzo alla sua dirigenza.
“Lo sappiamo: abbiamo vinto lo scudetto o noi siamo sempre stati tra i favoriti“, ha esordito il tecnico. “Le griglie non mi piacciono. Tutti noi allenatori vogliamo vincere più partite e più titoli possibili“, ha continuato Inzaghi.
“Ci sono stati degli arrivi, dei ritorni. Tante squadre stanno investendo molto, noi abbiamo tenuto l’ossatura e messo degli ottimi giocatori. Abbiamo qualcosa da ultimare visto l’infortunio di Buchanan. Anche oggi eravamo col nuovo presidente e i dirigenti. Ho la fortuna di avere dirigenti capaci che sanno che lì serve un giocatore importante per darci delle rotazioni in più“, ha poi detto l’allenatore, che ha chiesto esplicitamente un ultimo colpo di mercato.
Dietro le parole del tecnico piacentino c’è in realtà la volontà di tesserare un difensore mancino capace di supplire al’eventuale assenza di Bastoni. O comunque per garantire un degno sostituto al centrale di Casalmaggiore. Questo sarebbe potuto essere il jolly Carlos Augusto, che tuttavia è stato designato a fare da vice Dumfries al posto dell’infortunato canadese.
Accantonate ormai definitivamente le piste che portavano a Rodriguez e allo svincolato Mario Hermoso, l’ultimo nome in orbita Inter è quello di Tomas Palacios, 21 anni, argentino. Gioca nell’Independiente Rivadavia e lo vogliono diverse società, tra cui il Lipsia. Il costo si aggira intorno ai 5-6 milioni. Un altro degno dell’attenzione di Marotta è poi Mikayil Faye del Barcellona, senegalese di vent’anni. I catalani chiedono 15 milioni. Troppi per l’Inter, che cerca l’occasione giusta senza svuotare le casse societarie.
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