Mancano all’appello i dirigenti dell’Independiente Rivadavia per chiudere l’operazione d’acquisto del cartellino di Palacios da parte dell’Inter, accolto in sede il primo intermediario
A meno di grandi sorprese dell’ultimo minuto, l’Inter è ormai proiettata a chiudere la sessione estiva di mercato con un ultimo colpo ben piazzato. Non si tratta di un rinforzo per l’attacco nonostante i tantissimi indizi finora abbiano lasciato presagire che la mano di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio potesse cadere proprio sulle spalle di una seconda punta, designata da Inzaghi a fare le veci di Lautaro Martinez.
Al contrario, l’indiziato è un difensore centrale. Proprio quel che serve al tecnico piacentino per alimentare di benzina fresca il reparto arretrato, andato talvolta in confusione nella prima uscita stagionale di campionato trascorsa contro il Genoa sul terreno di gioco dello Stadio Luigi Ferraris.
Come noto da tempo infatti la ricerca di un nuovo difensore da inserire all’interno del progetto tecnico nerazzurro ha toccato sia profili più vecchi, come nel caso di Mario Hermoso e Ricardo Rodriguez, così come calciatori di nuova generazione capaci di adattarsi a più contesti di gioco e soprattutto allo stile propositivo di Inzaghi in fase di costruzione dal basso.
Nello specifico, è piaciuto Tomas Palacios che direttamente dall’Argentina ha reso note le proprie intenzioni sull’eventualità di un avvicinamento più concreto all’Inter negli ultimi giorni. Dopo il suo consenso, la formazione dirigenziale nerazzurra ha promosso una campagna conoscitiva direttamente in Sud America, tanto che nelle scorse ore il rapporto si è fortemente intensificato.
Sia il Talleres, club proprietario del cartellino sulla carta, che l’Indipendente Rivadavia a cui era destinato il riscatto, avrebbero raggiunto l’intesa sulla cessione di Palacios all’Inter e adesso tutto sembra pronto per esser messo per iscritto.
A Milano è stato già accolto il primo intermediario che tratterà della questione assieme alle parti coinvolte mentre sono già in viaggio i dirigenti del club biancoblu della città argentina di Mendoza, pronti per chiudere l’affare con Marotta e Ausilio fra domani e la giornata di giovedì. Quanto alle cifre, l’Inter non avrebbe intenzione di spendere più di 6 milioni di euro con l’inclusione di una piccola percentuale sulla futura rivendita del cartellino del calciatore.
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