Dalla Francia: l’Inter non molla Rabiot! Affare a sorpresa con il decreto crescita

A pochi giorni dalla fine del calciomercato, il futuro di Adrien Rabiot non è ancora deciso: dalla Francia sono sicuri, torna in ballo anche l’Inter

Il calciomercato a volte fa dei giri strani, prende delle vie incerte e poi torna al punto di partenza, quasi all’improvviso. Sta andando così la storia di Adrien Rabiot, considerato fino a poco tempo fa uno dei migliori centrocampisti in Italia e molto apprezzato anche in Europa, ma rimasto senza contratto dopo il mancato rinnovo con la Juve.

Si riapre la pista Rabiot-Inter
Adrien Rabiot torna nel mirino dell’Inter (LaPresse) – interlive.it

Da mesi, se ne sono lette e sentite di tutte i colori: gli interessi da parte di Inter, Milan e Roma, l’accostamento a Real Madrid, Bayern Monaco e Barcellona, o alla Premier League, ancora senza dati certi e chiusure imminenti che poi non si sono mai rivelate corrette. La verità è che le pretese economiche del francese e del suo entourage hanno sempre bloccato sul nascere qualsiasi contrattazione seria.

La Juve è arrivata a offrire 7,5 milioni di euro a stagione, i suoi agenti ne hanno sempre chiesto 9. La mamma Veronique pretende 15 milioni di commissioni e non ha mai abbassato il tiro. A queste condizioni, anche un affare che si presenta a parametro zero è destinato a naufragare, ma presto le cose potrebbero cambiare.

L’Inter pensa ancora a Rabiot, nuovi contatti: il punto dalla Francia

L’autorevole ‘L’Equipe’ ha scritto che solo Inter e Bayern Monaco sono rimaste in ballo per il centrocampista. Ci sono stati diversi contatti nelle ultime settimane per tentare di arrivare alla fumata bianca, ma ancora nulla di definitivo, anzi. I nerazzurri, però, sembrano interessati solo a condizione che le pretese economiche del ragazzo e della famiglia calino: la Beneamata non metterebbe sul piatto neanche i 7,5 milioni proposti dalla Juve.

Rabiot può arrivare grazie al decreto crescita
Il decreto crescita aiuta l’Inter con Rabiot (LaPresse) – interlive.it

L’unico grande vantaggio che potrebbe esserci nel caso in cui l’ex PSG restasse ancora in Italia è quello legato al decreto crescita. L’emendamento è stato cancellato, ma resta in vigore per tutti i casi in cui era in vigore prima dell’eliminazione dei vantaggi fiscali e Rabiot ne aveva usufruito a Torino, e potrebbe dunque mantenere la residenza fiscale nel nostro Paese.

Sarebbe una grossa mano per portare a termine l’operazione, se si riuscirà a mettere tutte le parti d’accordo sulle cifre. C’è, però, anche un dato tecnico e troviamo difficile che ora l’Inter possa mettere mano al portafogli per ingolfare un reparto di centrocampo che già con Zielinski ha trovato il suo compimento.

Gestione cookie