Qualche giorno fa Ausilio è stato a Londra: non è escluso che si sia informato su qualche “scarto” del Chelsea
Un paio di giorni fa Maresca, nuovo allenatore dei Blues, ha fatto capire che in rosa c’è un affollamento eccessivo: “Non lavoro con 42 giocatori. Lavoro con 21 giocatori”, ha detto l’ex centrocampista nato in provincia di Salerno nel 1980. Dopodiché ha spiegato che tutti gli esuberi, al momento, si allenano separatamente. E che lui, in pratica, neanche li vede: “Possono anche avere un contratto di vent’anni, ma non è questo il punto… Non mi interessa“.
La situazione, delicata per il Chelsea, alimenta le fantasie di tutte le squadre che cercano giocatori di qualità da aggregare in rosa per rinforzarsi. La domanda che si fanno i tifosi dell’Inter (che poi è la stessa che gira fra quelli del Napoli, della Juve, del Milan e della Roma) è questa: possibile che fra tanti esuberi non ci sia nessuno da prendere in prestito per un anno?
Ai nerazzurri, in attesa di poter magari trattare Chiesa e David a zero per il prossimo anno, potrebbe per esempio far comodo prendere un attaccante, dato che Correa e Arnautovic non danno grosse garanzie dal punto di vista tecnico.
Sappiamo che Piero Ausilio è stato a Londra qualche giorno fa per incontrare i procuratori di Dumfries (per la questione del rinnovo); e non è escluso che durante la trasferta non abbia potuto incontrare i colleghi del Chelsea. Magari ha parlato con loro di qualche giocatore sul mercato? I Blues devono cedere per questioni di bilancio e sfoltire per non mettere in crisi Maresca. Per questo non si esclude a priori la fattispecie del prestito.
Più che sui giovanissimi, all’Inter potrebbe convenire informarsi sui tesserati del Chelsea di ventidue, ventitré o ventiquattro anni. Ragazzi che non possono più giocare con le giovanili e che sono quindi destinati a soffrire in panchina o in tribuna.
In queste settimane si è parlato tanto della rosa lunga del Chelsea. Nessuno però si è concentrato sulle ragioni che non permettono al club di cedere con lo sconto o in prestito i tanti esuberi. Per il primo match di Premier non sono stati convocati Kepa, Disasi, Chalobah, Chilwell, Casadei, Chukwuemeka, Sterling, Broja e Lukaku. Una squadra che messa in campo in Serie A farebbe concorrenza a tutte le grandi.
Prendiamo la situazione di Romelu Lukaku. Il belga è inserito non solo nella lista degli esuberi ma anche in quella nera del Chelsea. Su di lui c’è il Napoli (che ha già un accordo con l’attaccante sulla formula del contratto: tre anni a sei milioni più bonus). Ma il Chelsea non vuole perderci e finora ha rifiutato tutte le offerte al ribasso di De Laurentiis. A Conte piace anche Chukwuemeka, pure lui tra gli esuberi, ma anche in questo caso i Blues non vogliono lasciarlo partire a un prezzo basso.
Il problema è che per il club inglese l’ammortamento è alle stelle, così come l’ingaggio. Specie i giovani hanno tutti più di cinque anni di contratto. Per questo, i Blues non possono fare sconti. Sì, il Chelsea ha quasi tre squadre e ha bisogno di snellire l’organico, ma può permettersi di piazzare in prestito massimo due o tre tesserati. Gli altri deve venderli. E anche per i prestiti, non può partecipare alle spese d’ingaggio.
Giorni fa è diventato virale sui social un video pubblicato dal club londinese dove si vedono tutti i calciatori lavorare in una palestra sovraffollata: si tratta di una drammatizzazione perfetta della situazione attuale della società.
Anche se Ausilio ha parlato con il Chelsea quando è stato a Londra, è quindi difficile pensare che abbia potuto concludere qualcosa di interessante. Settimane fa si era per esempio parlato di un interesse di Ausilio per Benoit Badiashile, centrale ventitreenne di piede mancino e dal fisico potente. In effetti, date le caratteristiche, il ragazzo potrebbe essere un’ottima alternativa ad Acerbi (e potrebbe pure tornare utile come braccetto sinistro). L’anno scorso era stato seguito da Juve e Milan, ma il Chelsea non volle prestarlo.
Quest’estate si sono rifatti sotto i rossoneri, ma i Blues hanno fatto capire che avrebbero preferito venderlo a titolo definitivo. Lo hanno preso nel gennaio del 2023 dal Monaco, pagando quasi 40 milioni. Ma dopo una stagione e mezza il ragazzo ha giocato poco e si è svalutato. Ha un contratto valido fino al 2030 e un ingaggio da 5 milioni a stagione. Per l’Inter è quindi non avvicinabile.
In più sembra che Maresca voglia dare qualche possibilità. Sia a lui e che a Tosin. Quindi è possibile che il francese entri nelle rotazioni della squadra londinese. Per la difesa potrebbe allora tornare utile qualche elemento ancora più giovane? Nella squadra Primavera dei Blues gioca Ishé Samuels-Smith, terzino mancino di origini giamaicane e già nel giro nelle Nazionali giovanili inglesi, bravo anche a giocare centrale e laterale a tutta fascia. Ha fisico, velocità e cattiveria.
Per l’attacco c’è il diciannovenne brasiliano Deivid Washington: un talento, così lo hanno descritto prima del suo arrivo a Londra dal Gremio. Finora, però, ha visto raramente il campo. All’Inter potrebbe far comodo relativamente, data la sua inesperienza. Nessuno sa come potrebbe adattarsi al calcio dei grandi e al calcio europeo.
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