Per Matteo Darmian il futuro all’Inter è più che mai incerto: Oaktree potrebbe aver già messo un veto sul rinnovo
Dopo la prima in campionato contro il Genoa, buona parte del tifo interista aveva alzato, in senso stretto e figurato, la voce per protestare contro l’eccessivo utilizzo di Matteo Darmian. Dopo la sua prestazione poco incisiva contro i rossoblù, i tifosi se la sono presa soprattutto con Inzaghi e con la dirigenza.
Con l’allenatore, perché colpevole di dare troppo spazio a un trentaquattrenne apparentemente non più in grado di gestire la fascia. E con i dirigenti, perché incapaci di riconoscere il problema di qualità sulla corsia destra e di prendere un sostituto più giovane e più forte.
Nel secondo match di campionato, quello vinto per 2-0 in casa contro il Lecce, Darmian è uscito dal campo con in mano il trofeo di MVP. Autore del goal che ha sbloccato la gara, il classe ’98 di Legnano si è resto anche interprete di una prestazione quasi perfetta, soprattutto nel primo tempo. Nei primi 45′, l’ex United ha registrato 4 tackle riusciti, un paio di puntali diagonali e due duelli aerei vinti.
E il volubile tifoso ha già cambiato idea. Criticare Darmian? E come si fa? Sembra che tutti ori lo riconoscano come uno dei migliori colpi dell’era Suning. Una specie di genio del calcio da piazzare in diverse posizioni e capace di dare sempre il meglio di sé.
Oaktree allontana Darmian: la situazione dell’esterno
Gli interisti veri, e dunque un po’ meno superficiali, sono sempre stati felici di avere in squadra uno come Matteo Darmian. E lo stesso può dirsi di Inzaghi. In giro ci sono pochi giocatori così affidabili che, malgrado alcuni limiti tecnici o atletici, riescono a fornire prestazioni quasi sempre sufficienti o addirittura discrete. Darmian è uno così: concentrato e serio. Per questo è raro vederlo commettere errori vistosi o giochicchiare. Non è mai svogliato, non si lamenta se lasciato in panchina, fa il suo giocando dall’inizio o entrando nel secondo tempo.
Matteo è una garanzia. E non ci voleva il goal contro il Lecce per scoprirlo. In società lo apprezzano per la saggezza tattica, la disponibilità e per le doti morali. E non deve stupire che per Inzaghi sia oggi un giocatore più affidabile rispetto all’incostante Denzel Dumfries. L’olandese è avvisato: per riprendersi il posto da titolare dovrà dare il massimo e garantire grande concentrazione e voglia.
Il laterale nerazzurro ex Parma e Milan si avvicina però al termine del suo contratto, che scade a giugno 2025. Già da due stagioni la dirigenza fa scattare la clausola per il prolungamento automantico di un ulteriore anno. Sarà così anche quest’anno? La decisione vera spetta a Oaktree, che in questo momento sta investendo sui giovani.
In questo senso Darmian rischia davvero di poter salutare a fine stagione: Oaktree non vede di buon occhi i contratti per gli ultratrentenni. Il ragazzo non sembra in nessun modo preoccupato. Lo ha detto chiaramente a fine gara contro il Lecce, intervistato da Sky Sport. “Io cerco di farmi trovare sempre pronto e mi alleno sempre al massimo. Poi all’Inter c’è sempre competizione, lo dice la storia del club. Ma è competizione sana, che porta sempre tutti a dare il massimo“.
Insomma, per ora, Darmian non si discute: ad avercene come lui… Ciò non toglie che non va considerato eterno e che Dumfries deve fare il suo. L’olandese ha caratteristiche diverse che possono essere sfruttate in gare strategiche, laddove c’è bisogno di una presenza più forte fisicamente e con più corsa sulla fascia. L’Inter non può continuare a spremere Darmian, questo è certo.