L’operazione in entrata del difensore Palacios rende ricco l’Ipendendiente Rivadavia, si tratta della cessione più remunerativa della storia del club. Sono 5 milioni da dividere con il Talleres
A pochi giorni dalla chiusura dei battenti della sessione estiva di mercato, l’Inter è riuscita nell’intenzione di portare al cospetto di Simone Inzaghi un nuovo calciatore. Frutto delle richieste del tecnico piacentino e dell’esigenza di completare il reparto arretrato con almeno un volto nuovo che potesse fare le veci di Alessandro Bastoni, unico nel suo ruolo ad esser rimasto senza un valido sostituto fino a questo momento.
Le settimane passate a sondare profili utili si sono infine tradotte in un blitz ben impostato al cospetto di due club argentini detentori delle prestazioni sportive del giovane connazionale Tomas Palacios, ovvero il Talleres e l’Independiente Rivadavia. Nonostante una situazione contrattuale nient’affatto semplice, la dirigenza nerazzurra ha voluto comunque affondare il colpo fiduciosa che si potesse trovare una quadra a tempi relativamente ristretti con le due società concorrenti per la totalità del cartellino del calciatore.
La cessione di Palacios all’Inter fa sorridere il Rivadavia, è record storico per il club
E infatti, proprio nelle scorse ore, dopo che Palacios aveva già effettuato le visite mediche di rito a Milano per ottenere l’idoneità sportiva, è arrivata la fumata bianca.
Il Talleres proprietario del cartellino avrebbe infatti acconsentito a spartirsi la posta in palio da circa 5 milioni di euro secchi (più altri 3 milioni di euro di bonus legati al numero di presenze del calciatore in stagione) con la controparte del Rivadavia, a cui inizialmente sarebbe spettato il diritto di rivendicare le prestazioni di Palacios secondo i precedenti accordi pattuiti mesi fa.
Questa operazione, prossima all’atto finale della firma che suggellerà il legame del calciatore con l’Inter, rende di fatto ricco il club del Rivadavia. Trattasi dell’affare più remunerativo della propria storia, sin dal giorno della fondazione. Non tengono infatti banco le cessioni tenute quest’anno: da Alex Arce, 3 milioni ricavati dal Liga de Quito, Matias Reali, 2 milioni dal San Lorenzo e Franco Petrasso, 1 milione dal Rio Ave.