Oaktree chiede a Marotta un ridimensionamento e Marotta esegue: arriva il taglio da più di 40 milioni di euro
Appena cominciata la nuova stagione, ci si proietta già alla prossima estate, quando l’Inter targata Oaktree dovrà decidere se continuare a insistere con la dirigenza con diktat precisi o dare al presidente Beppe Marotta e al direttore sportivo Piero Ausilio maggiore libertà e autonomia sul progetto tecnico.
Per ora gli americani non hanno ancora cominciato con la razionalizzazione delle spese, ma lo faranno presto. Per vendere il club devono ridurre il debito, tagliare i costi e dar forma a un progetto riconoscibile e coerente. L’idea di partenza è quella di privilegiare l’acquisto di giovani dall’ingaggio ridotto. E a fine stagione 2024-25 si capirà come stanno davvero le cose.
Tanti giocatori importanti vanno in scadenza. Acerbi, de Vrij, Darmian, Dumfries, Arnautovic, Correa, Radu e Di Gennaro… Di questi, potrebbero rinnovare Dumfries (tutti aspettano un annuncio per inizio settembre) e de Vrij (che ha l’opzione per il rinnovo automatico). Mkhitaryan, che per età viene indicato da molti come alla sua ultima stagione, in realtà ha rinnovato fino al 2026 e per uscire dovrebbe svincolarsi. Stessa storia per Sommer. Per gli altri la situazione è delicata. La proprietà preferirebbe sostituire i tesserati più anziani con ragazzi di prospettiva.
Immaginando che almeno 4 di questi giocatori siano effettivamente svincolati alla scadenza naturale del loro contratto, l’Inter potrebbe liberare circa una quarantina di milioni per i nuovi acquisti. Considerando il possibile ritorno di alcuni tesserati, tipo Fabbian (se giocherà un campionato all’altezza di quello dell’anno scorso) e Carboni, si tratterebbe di prendere almeno tre giocatori molto forti. Giovani, come vuole Oaktree, ma anche adatti alla Serie A, come pretende la dirigenza.
Ma ai prezzi attuali (con Koopmeiners che passa dall’Atalanta alla Juve per quasi 60 milioni) chi potrebbe prendere l’Inter? Il taglio da 40 milioni di euro basterà a Beppe Marotta per poter trovare nomi da Inter?
Marotta risponde a Oaktree: taglio netto da 40 milioni
Il fondo americano avrà già capito che l’Inter non è il tipo di club in cui è possibile far crescere dei giovani, metterli in vetrina e guadagnarci nel giro di un biennio. In nerazzurro entrano nove volte su dieci sono giocatori già pronti alla Serie A, perché la società, per esigenze tecniche, storia e ambiente, non può permettersi passi falsi e arditi esperimenti. Per questo si cede in prestito Valentin Carboni.
Oaktree sa anche che avere in rosa molti giocatori over 30 è rischioso perché, più passa il tempo, più diventa complicato venderli e ricavarci qualcosa. Sommer, Darmian, Acerbi, de Vrij, Calhanoglu, Zielinski, Taremi, Mkhitaryan, Arnautovic e Correa… sono tutti nomi invendibili o che non supererebbero mai una valutazione da 10 milioni. Ed è proprio per tale ragione che si punta a svecchiare.
Giocatori come Mkhitaryan, anche se hanno un contratto fino al 2026, non possono essere ceduti: nessuno spenderebbe un euro, oppure devi pagargli la buonuscita. E invece che cederlo a zero andrà a finire che l’Inter se lo terrà come riserva. Acerbi e Darmian sembrano invece destinati a salutare.
Marotta dovrà cambiare modus operandi per non trovarsi più in una situazione del genere. Forse l’Inter paga gli anni di gestione Zhang, quando è stato impossibile programmare. Per poter dare una squadra competitiva al Inzaghi, la dirigenza si è dovuta arrangiare. Sono arrivati buoni colpi e tanti over 30, di cui alcuni molto deludenti. Alcuni sono stati pagati per andarsene, altri, al contrario, hanno fatto meglio del previsto e hanno anche ottenuto un rinnova. Ma prima o poi arriva il capolinea.