A dicembre compirà trentasei anni ma sente ancora il bisogno di lottare per imporsi: Sommer vuole che l’Inter gli faccia firmare il rinnovo
Dall’errore nella prima di Serie A contro il Genoa è già superato: contro il Lecce, Yann Sommer ha dimostrato di nuovo di essere un portiere affidabile. Gli sono bastati un paio di interventi, non particolarmente complicati ma comunque puntuali per sottolineare quello che è ancora il suo ruolo nel club nerazzurro. Lo svizzero è il primo portiere della squadra e Josef Martinez dovrà faticare per rubargli il posto.
Chi si era immaginato un dejà-vu della stagione 2022-23, con Martinez al posto di Onana e Sommer nelle vesti di Samir Handanovic probabilmente ha valutato male gli equilibri in gioco. Sommer, a oggi, non ha i problemi che aveva il portiere sloveno nell’anno dell’esplosione di Onana e difficilmente si farà soffiare il posto dal portiere spagnolo ex Genoa.
Sommer si è concentrato sull’Inter e ora vuole il rinnovo: la firma potrebbe arrivare in automatico, con un prolungamento di un anno, dato che il club può unilateralmente estendere di dodici mesi il contratto dell’ex Bayern Monaco in scadenza a giugno 2025.
Stasera, nel match contro l’Atalanta, il portiere dovrà ancora dimostrare di essere indispensabile e che il nuovo acquisto non può essere un’alternativa già pronta. Una decina di giorni fa, Yann Sommer ha anche annunciato il suo ritiro ufficiale dalla Nazionale svizzera. Dopo dodici anni come titolare della selezione, ha deciso di concentrarsi solo sulla sua carriera all’Inter. Un segnale forte, che indica chiaramente le intenzioni del trentacinquenne.
Sommer vuole firmare il rinnovo: i piani del club
Intanto, il ct degli svizzeri Murat Yakin ha lasciato capire che, in Nazionale, lo avrebbe tenuto volentieri per un altro paio d’anni. “Non posso che congratularmi con Yann per la sua superba carriera e per il periodo carico di successi che ha avuto con la nazionale“, ha dichiarato Yakin sui canali ufficiali della Federcalcio elvetica. “Yann è stato un grande esempio per tutti i suoi compagni di squadra“.
E l’Inter è pronta a premiarlo nel caso in cui lo svizzero sappia confermarsi ai livelli dello scorso anno. Sommer non vuole quindi arrendersi: ha il progetto di firmare quanto prima un prolungamento di contratto. Il suo piano attuale consiste quindi nell’imporsi come titolare. Poi gli toccherà convincere l’Inter a dargli fiducia anche per la prossima stagione. Ma è presto per capire cosa accadrà. Ciò che è certo è che il club nerazzurro ha l’opzione per un rinnovo annuale e ha già preso quello che dovrebbe essere il suo erede.
La situazione non riguarda solo Sommer, naturalmente. Oaktree ha chiesto alla dirigenza di svecchiare la rosa. Per questo Ausilio e Marotta hanno il dovere di trovare già oggi gli eredi dei vecchietti. Sommer e Acerbi sono due classe 1988. Darmian, Mkhitaryan e Arnautovic sono nati nel 1989. Per il futuro, in porta, c’è Martinez, che però dovrà anche essere valutato nel contesto. Poi serve assolutamente un nuovo centrale di difesa. Servirà un investimento importante nel 2025.
E Josep Martinez?
Per ora l’Inter vuole che Pepo si integri senza forzature. E, quindi, nonostante l’investimento importante, continuerà a giocare Sommer come titolare. L’ex Genoa si vedrà in campo di Coppa Italia e in partite minori. Concettualmente, cioè nei piani della dirigenza, Martinez si farà un anno sotto l’ala di un portiere esperto come lo svizzero e poi dovrà dimostrare di meritarsi la maglia da titolare.
A quel punto Sommer o saluterà o accetterà di fare il secondo. Se le cose dovessero andare diversamente, significherebbe che l’Inter ha buttato 15 milioni di euro per una riserva, quando poteva trattenere Audero a molto, molto meno.
12 anos, 94 jogos: Yann Sommer diz adeus à seleção da Suíça e vai se dedicar apenas à Inter. pic.twitter.com/VPd0vXjeQA
— Leonardo Bertozzi (@lbertozzi) August 19, 2024
Sommer è ancora forte. La scorsa stagione ha fatto un ottimo campionato e nulla lascia escludere a priori che non possa ripetersi. Da sempre è un portiere sottovalutato. Ma ad Appiano lo conoscono bene e nessuno osa darlo per scontato.