Beppe Marotta potrebbe aver già cambiato schema dopo il no di Oaktree ai colpi a zero (troppo onerosi e troppo vecchi)
Due acquisti a zero, programmati con largo anticipo, ma nessun affondo estivo per giocatori già svincolati. Rispetto allo scorso anno, sono già cambiate parecchie cose… Molti tifosi si dicono insoddisfatti del mercato dell’Inter. Altri criticano la dirigenza nerazzurra per certi acquisti passati, come quello di Arnautovic. Per i più, l’arrivo dell’austriaco dal Bologna dovrebbe essere considerato come l’errore più vistoso nel progetto Inter targato Marotta.
10 milioni per un trentaquattrenne che ha deluso in campo, che è stato a lungo infortunato e che non ha voluto saperne di uscire a fine stagione per permettere al club di trovare di meglio. Sponda Inter, pare che dirigenza e staff tecnico non abbiano mai considerato l’idea di una sua partenza. Anche perché, pur volendo metterlo alla porta, difficilmente avrebbe avuto richieste reali, vista l’età e il pesante ingaggio.
Probabilmente, pensano la stessa cosa anche gli americani di Oaktree. Con il loro arrivo al posto di Zhang, i californiani hanno subito chiesto a Marotta di lasciar perdere gli over 30 e di provare a chiudere solo giocatori di prospettiva, da far crescere e, soprattutto, da poter rivendere. La scorsa estate, per esempio, la dirigenza nerazzurra presentò due colpi a zero a sorpresa che, col sennò di poi (ma non solo), sarebbe stato meglio evitare: Cuadrado e Klaassen. Colpi che nel nuovo contesto non sarebbero mai stati avallati.
E dunque? Non è possibile affermare con sicurezza che quest’anno Oaktree abbia imposto il proprio a no a Marotta per affari del genere, ma in effetti non è arrivato nessun colpo a zero tanto per… Insomma: nessun ultratrentenne dalle alte pretese di ingaggio buono soprattutto a sbuffare in panchina e a occupare spazio in rosa senza garantire crescita e possibile guadagno futuro.
No ai colpi a zero: Oaktree chiede una nuova politica a Marotta
Il nuovo presidente nerazzurro, maestro indiscusso nell’ingaggio degli svincolati, si è dovuto adattare al nuovo corso. E per fortuna… Forse Hermoso avrebbe fatto contento Inzaghi, ma sarebbe stato un peso enorme per il bilancio e un problema in spogliatoio. L’ex Atletico se ne sarebbe stato buono buono in panchina aspettando il turno di riposo di Bastoni?
Stessa storia per Depay. Un nome suggestivo per l’attacco, ma complicato da inserire in rosa per mancanza di spazio e di fondi per l’ingaggio. Con il rischio poi di dover dare un biennale a un giocatore, per età, invendibile. Che voto dare quindi al mercato dell’Inter fatto sostanzialmente di due grossi colpi a zero chiusi già a gennaio 2024? Il nostro voto è 7.5.
Il bilancio è più che positivo per i rinnovi pesanti e importanti e per il fatto di aver lasciato la rosa intatta. Con Taremi e Zielinski, i nerazzurri hanno oggi attacco e centrocampo migliorati grazir a operazioni in anticipo e a costo zero.
Occasioni e non limitazioni
Non ci si può esprimere sul nuovo portiere di riserva e il nuovo vice-Bastoni. Andranno valutari sul campo (se riusciranno mai a ritagliarsi spazio). Resta forse la sensazione di aver fatto poco rispetto a Juve, Napoli e Milan. Ma chi prendere? Hermoso? Leoni? Bijol? Chiesa o Dybala? Fosse arrivata una vera occasione, il discorso sarebbe cambiato.
Conta anche l’aver evitato degli errori. Meglio non aver costipato la rosa con vecchie glorie e provare a lanciare giovani come Palacios. Certi nomi sono spesso limitanti e creano anche problemi in spogliatoio o nella gestione globale della squadra. Meglio rischiare.
La proprietà non ha vietato formalmente mercato basato sui trentenni a parametro zero, l’orizzonte su cui si è orientata l’Inter in questi anni. Ha solo fatto capire che preferisce giocatori più giovani. Di soldi per i giovani ne ha messi pochissimi, quest’estate. Ma era prevedibile. Vedremo cosa succederà a gennaio e poi a fine stagione. Niente di imprevedibile. Era evidente che sarebbe andata cosi.