Ora che la finestra di mercato estiva può dirsi finalmente chiusa, è ora di stilare un bilancio delle operazioni: la nota ufficiale del club
In attesa che il campo smentisca o confermi quanto ardentemente sostenuto dal tecnico della Roma Daniele De Rossi a proposito della bontà delle operazioni di mercato condotte dai giallorossi – secondo l’ex nazionale azzurro il suo club si sarebbe mosso meglio dell’Inter – è ora di fare un bilancio della frenetica – e sempre densa di colpi di scena – finestra di mercato estiva.
Se a livello di prima squadra maschile la sessione di scambi è stata meno scoppiettante degli anni passati – l’Inter ha legittimamente innanzitutto confermato la rosa che lo scorso anno ha dominato il campionato in Serie A – il settore giovanile ha vissuto tanti scossoni e sconvolgimenti.
Fisiologicamente foriero di grandi cambiamenti per via dell’età dei giovani prodotti del vivaio che automaticamente, con un anno in più sulle spalle, devono magari cambiare categoria, la società meneghina ha portato a termine una gran quantità di acquisti ma anche di cessioni.
Tralasciando per un momento gli affari che hanno riguardato profili già pronti a scendere in campo nella rinnovata Primavera di Andrea Zanchetta – dopo tre anni è finita la vincente esperienza di Cristian Chivu alla guida dell’Under 19 – partendo dalle categorie più giovani fino ad arrivare alla soglia della maggiore età, la proprietà Oaktree ha messo a segno una serie di operazioni che potrebbero rivelarsi assai fruttuose nei prossimi anni.
Approfittando come detto della fine della finestra di mercato estiva, il club ha diramato una nota ufficiale riepilogando le operazioni in entrata ed in uscita condotte nei due mesi scarsi di contrattazioni. È emerso un dato che fa riflettere, e che potrebbe avvantaggiare la società negli anni a venire.
Alejandro Perez Adam (2006) a titolo temporaneo con diritto di opzione dal Real Betis, Thiago Romano (2006) a titolo definitivo, Luka Topalovic (2006) a titolo definitivo dall’NK Domzale, Aliou Fofana (2008) a titolo definitivo dal Brescia, Dino Putsen (2008) a titolo definitivo dallo Jonkopings Sodra, Dominik Kartelo (2008) a titolo definitivo dall’HNK Sibenik e Wilberforce Owusu Baah, un 2009 arrivato a titolo gratuito.
Questi i primi sette colpi che la dirigenza ha messo a segno per il proprio settore giovanile, con alcune suggestioni – leggi il gioiello Topalovic – che potrebbero riguardare anche un clamoroso ingresso in prima squadra.
I sette giocatori elencati, tutti stranieri, potrebbero rappresentare la risposta nerazzurra al grande laboratorio di giovani talenti che la Juventus, grazie al progetto della Next Gen, sta portando avanti da qualche anno. E che nel mercato appena concluso ha fruttato ben 80 milioni in cessioni all’abile Cristiano Giuntoli.
L’Inter sembra volersi muovere nella stessa direzione, partendo però – considerando l’età dei citati profili – da ancor più lontano. Nei prossimi anni Oaktree conta di vedere i risultati di una politica di acquisti internazionali portati a casa propria.
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