Strategie rinnovate per l’Inter campione in carica in questa nuova stagione di Serie A, Inzaghi avrebbe già un piano per mettere sotto scacco il morale della Juventus e puntare a fare piazza pulita di trofei
Un pareggio ambiguo maturato nella prima giornata d’esordio in campionato, poi due vittorie pulite e convincenti da grande squadra. L’Inter si è risvegliata più cattiva che mai dopo la sosta estiva e adesso punta ad allungare la propria striscia di successi per emettere da subito un chiaro segnale di predominio in Serie A alle tante rivali e precedenti al titolo finale.
A quanto pare, il tecnico Simone Inzaghi avrebbe impartito sin dai primi giorni di preparazione precampionato una lezione piuttosto chiara ai suoi calciatori, impostata sulla visione condivisa dalla dirigenza ed i piani alti della proprietà. Vincere sarà fondamentale e mantenere sempre lo stesso livello di attenzione, partita dopo partita, sarà infine la chiave per raggiungere gli obiettivi prefissati. Come del resto accaduto lo scorso anno, quando sin dalle primissime partite si parlava già di Inter favorita allo Scudetto.
Con la medesima mentalità ed un organico rinnovato soltanto in piccola parte nei settori ove era necessario un puntellamento, l’intera squadra è adesso proiettata a ripetersi ancora. Per far ciò, l’idea di gioco dovrà essere incentrata sempre sul fare un gol in più degli avversari e subire il meno possibile. Così da portare a casa sempre i tre punti ed allungare sulle rivali in coda, nella speranza che queste possano andare incontro a qualche fisiologico scivolone.
Inter alla riscossa in campionato, Inzaghi ha già le chiavi per il successo
Almeno da qui allo scontro diretto della stagione, quello contro la Juventus, Inzaghi punta a generare un distacco matematico sufficiente a demoralizzare gli avversari, capitanati comunque da un risoluto e resiliente Thiago Motta.
A seguire, entrati nel cuore della stagione, servirà tanta testa per non abbassare la concentrazione. In questo interverrà sia l’esperienza dei protagonisti più maturi ma anche il grande margine di crescita dei giovani. Una seconda caratteristica molto cara ad Inzaghi che gli ha permesso, già dallo scorso anno, di sfruttare Yann Bisseck come arma nascosta. Senza contare che in panchina, al momento, siedono profili come Piotr Zielinski e Mehdi Taremi. Non soltanto efficienti in campo ma anche trascinatori fuori. Tutti saranno altresì utili nella fase più delicata quando il numero crescente di impegni costringerà il tecnico ad attuare dei cambi forzati in formazione, per gestire al meglio le risorse fra campionato e coppe. La lunghezza dell’organico, in questo senso, risulterà decisiva. A conti fatti, ora non resta che attendere i risultati.