Dopo essere uscito per un affaticamento dopo un’ora di gioco nella partita contro la Dea, Bastoni è alle prese con un infortunio
Il difensore mancino dell’Inter ha davvero bisogno di ulteriori accertamenti? All’Inter vogliono procedere con massima cautela. Ciononostante, il ragazzo è stato convocato da Luciano Spalletti per i prossimi impegni della Nazionale italiana in Nations League. Lo stesso è successo a Hakan Calhanoglu, anche lui infortunatosi contro l’Atalanta e ora convocato da Montella per giocare con la Turchia.
Luciano Spalletti ne ha già parlato, rivelandosi molto più chiaro e intelligibile del solito. Il ct della Nazionale ha in pratica riferito che il difensore nerazzurro si è dimostrato “molto positivo”. Tradotto: Alessandro Bastoni non avrebbe chiuso alla possibilità di poter recuperare dall’affaticamento per poter poi giocare con gli azzurri. “Il giorno dopo la partita si sentiva meglio. Lo valuteremo di giorno in giorno”, ha detto Spalletti. Ed è la stessa cosa che hanno detto anche all’Inter dopo Inter-Atalanta.
Bisogna preoccuparsi? Il possibile utilizzo di Bastoni in Nazionale potrebbe comportare pericoli di ricadute? Sembra che all’Inter nessuno sia così agitato. L’infortunio c’è stato, ma nessuno ha mai parlato di fenomeni preoccupanti o di situazione critica. Secondo quanto riferito da Inzaghi al termine della partita del Meazza contro la Dea, il difensore dell’Inter avrebbe accusato un lieve affaticamento. Dopodiché, tramite un comunicato ufficiale, l’Inter ha spiegato che il dolore riguardava il muscolo soleo della gamba destra.
Annuncio su Bastoni: l’infortunio è già alle spalle?
E la conferenza di Luciano Spalletti pre-Nations League ha confermato le stesse impressioni. L’annuncio del ct è stato chiaro e inequivocabile: malgrado l’infortunio, Bastoni ci sarebbe stato. E così in effetti è stato. Il mancino è arrivato in ritiro e si è messo a disposizione del ct. Ieri, poi, c’è stato il primo allenamento degli azzurri convocati per la competizione, e fra gli altri al lavoro c’era anche Alessandro Bastoni.
Il venticinquenne di Casalmaggiore era in dubbio per l’affaticamento muscolare, ma sia Inzaghi che Spalletti si sono mostrati più che fiduciosi. E se così è stato è perché lo stesso Bastoni avrà finora avuto sensazioni positive dal proprio corpo.
L’ultima conferma sul recupero già avvenuto viene appunto dalla presenza del difensore alla prima parte della seduta di allenamento assieme al resto della squadra azzurra. Nessun problema, quindi: Bastoni sta bene. Le condizioni erano buone prima dell’annuncio di Spalletti, e ora, dopo le prime sgambettate, l’infortunio di Bastoni sembra già superato.
Non ci sono state avvisaglie di dolori o impedimenti. Ha recuperato quasi totalmente dall’affaticamento. Di conseguenza potrebbe anche giocare da titolare per le prime due gare contro Francia e Israele in programma per il 6 e il 9 settembre. Anche perché Calafiori, all’Arsenal, finora, ha fatto sempre panchina e non può garantire lo stesso stato di forma dell’interista.
Esegesi delle parole di Spalletti
Durante la conferenza stampa, il tecnico di Certaldo ha parlato diffusamente di giocatori dell’Inter. C’aveva la coda di paglia? Potrebbe essere, dato il carattere polemico dell’attuale commissario tecnico della Nazionale. Di certo doveva in qualche modo chiarire le cose dato che, dopo il disastro all’Europeo, aveva quasi voluto scaricare la responsabilità dell’eliminazione italiana sui giocatori dell’Inter, rei, secondo la sua interpretazione, di aver vinto lo Scudetto troppo presto e di essere quindi arrivati all’impegno con la Nazionale fuori forma o scarichi.
Spalletti ha dunque parlato dell’esclusione di Darmian e Acerbi dai convocati, spiegando che si fida di entrambi ma che, per questioni anagrafiche, vuol privilegiare giocatori che potrebbero esserci per il prossimo Mondiale. Su Barella ha detto di fidarsi completamente del ragazzo e di sapere che aveva bisogno dell’intervento al naso che gli impedito di rispondere alla chiamata azzurra. E poi si è dilungato su Bastoni.
“Abbiamo visto cosa è successo durante la partita“, ha esordito il ct, “l’ha chiamato Buffon e poi io. I dottori erano stati un po’ più pessimisti, mentre lui è stato molto più ottimista sulla possibilità di mettere tutto a posto in pochi giorni. E questo già da sabato mattina. Oggi aveva ancora quella idea, si valuterà di giorno in giorno e poi si prenderanno le corrette decisioni”.