Sempre titolare nelle prime tre uscite stagionali dell’Inter, l’armeno ha deciso di accettare un invito che lo porterà fuori Milano
Forse, considerando le 33 primavere sulle spalle al momento dell’approdo nella città meneghina, è lui il vero capolavoro a ‘zero’ di Beppe Marotta. Forse più dello straordinario Hakan Calhanoglu, che si è vestito di nerazzurro subito dopo aver concluso il suo contratto col Milan.
Più di Andre Onana, che oltre ad aver disputato un’egregia stagione – la sola con la maglia dell’Inter, nel 2022/23 – ha anche fruttato alla società una plusvalenza da record grazie alla successiva cessione al Manchester United. E forse anche più di Marcus Thuram, arrivato gratis dal Borussia Mönchengladbach ma già giocatore di un certo livello.
Non che Henrikh Mkhitaryan, già protagonista di una gloriosa carriera nel Borussia Dortmund, nello stesso United e nella Roma, non avesse dimostrato di essere un campione. La sensazione però era quella di un giocatore che sì, avrebbe potuto essere utile alla causa nerazzurra, ma che forse il meglio lo avesse già fatto vedere in altri lidi. Nulla di più sbagliato.
Arrivato con le stigmate del fuoriclasse a fine carriera, l’armeno è diventato in breve un perno insostituibile del centrocampo di Simone Inzaghi. Imprescindibile. Al punto tale da meritarsi il rinnovo di contratto fino al 2026, quando di anni ne avrà 37 e mezzo. No, non è febbre, è solo la straordinaria longevità di un campione che può dare ancora tanto al club meneghino.
Rimasto a Milano a lavorare con i pochi compagni non convocati dalle rispettive nazionali – anche la sua Armenia è impegnata in Nations League, ma il giocatore ha dato l’addio alla rappresentativa già da due anni e mezzo – il centrocampista ha annunciato la sua partecipazione ad un evento che lo porterà fuori Milano. Precisamente a Dortmund, dove ancora è considerato un idolo grazie alle tre fantastiche stagione disputate con la maglia del club della Ruhr.
Il grande appassionato di musica italiana (Mkhitaryan è un fan scatenato di Albano Carrisi) è stato infatti invitato da Lukasz Piszczek e Jakub Blaszczykowski, suoi ex compagni proprio nel Dortmund, per la partita che sancirà l’addio al calcio dei due giocatori.
L’evento si terrà sabato 7 settembre al Signal Iduna Park, la casa dei teutonici, già in fibrillazione per il temporaneo ritorno di tante leggende del recente passato. Tra queste il 35enne campione armeno è tra i più attesi: una romantica gita in Germania a 8 anni da un addio che, per quanto inevitabile considerando il valore del calciatore, ancora fa male ai membri del muro giallonero…
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