Tentativo di rilancio del brand della Saudi Pro League a livello internazionale, gli ascolti e la partecipazione sono ancora bassi. Si cercano alleati, partner ed investitori in Europa; figurano molti club importanti fra cui l’Inter
Il movimento calcistico saudita è andato incontro nel giro degli ultimi due anni ad un’esplosione mediatica senza precedenti. Complice sopratutto l’ingente quantitativo di denaro che le proprietà locali hanno potuto e voluto investire nella compravendita di calciatori del Vecchio Continente, specialmente glorie del recente passato, per accelerare il processo di crescita.
Come ben noto, il promotore di questo movimento è stato senza dubbio Cristiano Ronaldo. Dopo il suo arrivo all’Al-Nassr, molti altri calciatori hanno seguito le orme del pluripremiato Pallone d’Oro, raggiungendo altresì le menti dei più curiosi che si sono avvicinati di getto ad una realtà – come quella calcistica – fino a qualche tempo prima poco apprezzata.
I movimenti di mercato sono stati continui e non hanno mai arrestato la propria corsa, tanto da aver toccato anche le realtà nostrane. Basti pensare a calciatori come Kalidou Koulibaly e Sergej Milinkovic-Savic, giusto per citarne un paio, senza dimenticare neppure Marcelo Brozovic. Quest’ultimo era infatti stato ceduto a poco meno di 20 milioni di euro facendo tesoro di un buon introito, con la promessa di un ingaggio stellare.
Tali promesse sono state certamente mantenute ma il livello qualitativo del campionato di Saudi Pro League è ancora lontano anni luce da quello mediano europeo. Motivo per cui, già nei mesi passati e nelle settimane afose della sessione estiva, i movimenti hanno rallentato drasticamente. Al via dei giochi stagionali la partecipazione dei tifosi è ancora scarna e non sembrano esserci margini di crescita.
La Saudi Pro League chiama a sé l’imprenditoria europea e i grandi club, c’è anche l’Inter
Al fine di evitare un inesorabile e lento declino di questa artificiosa costruzione araba, i rappresentanti del ministero dello sport saudita avrebbe lanciato un appello sostanzioso all’Europa. Costruire una rete di forti legami di partnership, attirando investitori a sé, per rilanciare nuovamente il campionato.
Soprattutto in vista di quella che nel 2034 dovrebbe essere la principale (e forse unica, ndr) candidata ad ospitare i Mondiali. Khalid Al Falih e Bader Al Kadi hanno preso l’impegno di girovagare per l’Europa ed incontrare rappresentanti dell’alta economia europea, nel tentativo di capire quali possano essere i rispettivi margini operativi in Arabia Saudita. Fra questi ci sarebbero anche dei rappresentanti dell’imprenditoria italiana e club di livello come Inter e Milan.
Anche i nerazzurri potrebbero dunque esser coinvolti e stando alle parole di Federico Venturi Ferriolo, partner di LCA Studio Legale, il campionato italiano è da sempre sinonimo di qualità, livello ed appariscenza a livello internazionale. Una eventuale partnership estera porterebbe grossi benefici, anche in ambito fiscale. Opzione da tenere in forte considerazione per il futuro, anche per un tornaconto personale.